mercoledì, Dicembre 3

I sindaci sul Civeta: “Non veniamo mai coinvolti”

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 L’ultima assemblea è stata convocata il 3 giugno per l’approvazione del bilancio di esercizio 2024. Da allora i sindaci-soci del Civeta, l’azienda speciale consortile che si occupa della gestione del polo impiantistico di Valle Cena,  non sono stati più riuniti e, cosa ancora più grave – rimarcano – devono fare ogni volta l’accesso agli atti per poter conoscere i provvedimenti deliberati dal Cda. Come è successo di recente in merito alla decisione presa dal consiglio di amministrazione di ampliare i poteri al direttore generale Manuele Marcovecchio. 

“Abbiamo chiesto trasparenza ma,  nonostante i richiami della Corte della conti e dell’Anac,  delibere e determine non vengono pubblicate sul sito istituzionale”, rilancia la sindaca di Monteodorisio Catia Di Fabio che è anche vice presidente dell’assemblea, “non abbiamo più voce all’interno del Consorzio: in questo modo invece di unirci finiranno per allontanarci”.

Caustico Mimmo Budano – primo cittadino di Villalfonsina – secondo il quale “i sindaci sono vittime di un accordo politico trasversale. Non siamo stati ascoltati e ora tutti i nodi stanno venendo al pettine”. 

L’ultima volta che i sindaci sono stati convocati dal presidente del Cda, Giuseppe Silvestri, risale al 3 giugno per l’approvazione del bilancio  di esercizio 2024 che si è chiuso con un utile di 223.328 euro, un risultato positivo arrivato dopo due anni consecutivi in perdita. Da allora totale silenzio.

Tra l’altro ci sono anche alcuni comuni soci che non sono più rappresentati all’interno del Cda formato attualmente da tre componenti: il presidente Silvestri (in quota Cupello), il suo vice Domenico Giuliani (Scerni) e Chiara Di Paolo (Casalbordino).

La composizione iniziale del consiglio d’amministrazione  era a cinque, ma dopo i rilievi della Corte dei conti – che aveva suggerito l’amministratore unico – i membri che si sono dimessi (Angiolino Chiacchia per San Salvo e Paola Valentini per Vasto) non sono stati più rimpiazzati.

Sul Civeta incombe anche l’eventuale uscita di San Salvo che ha deliberato di recente l’ingresso in Ecolan. La decisione presa dalla giunta guidata da Emanuela De Nicolis di acquistare una quota minima della società lancianese,  a cui verrà affidato il servizio di igiene urbana in house,  dovrà essere ratificata dal consiglio comunale.            

Anna Bontempo (Il Centro)

 

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