
“A Vasto aumenta la cementificazione, ma gli alloggi rimangono sfitti o vengono affittati a prezzi troppo alti per la maggior parte di chi ne avrebbe bisogno”. Parte da questo presupposto la mobilitazione di un gruppo di giovani del Collettivo “Malamend3”, che ha indetto una assemblea pubblica per oggi, alle 18, nel parcheggio di via Spataro, nel quartiere San Paolo. Al centro dell’incontro l’emergenza abitativa.
“Mentre a Vasto cresce il numero di bed & breakfast e loculi per turisti mordi e fuggi, chi abitava in centro è stato costretto a trasferirsi in periferia”, sostengono i responsabili del Collettivo, “i giovani non riescono ad andare a vivere da soli e trovano asilo in paesi limitrofi o in altre nazioni e così la città diventa sempre più povera. In questo panorama aumenta l’emergenza sociale: le case popolari rimangono vuote, le famiglie in strada. Le liste d’attesa dell’Ater non scorrono e, nel frattempo, con le nuove leggi vengono previsti aumenti ingenti di pignoramenti e sfratti. Il comune di Vasto, ad esempio, minaccia lo sgombero di due inquilini dell’ex Mattatoio, entrambi con gravissimi problemi di salute e per questo attualmente disoccupati. La vendita di quel lotto servirebbe per risanare le casse comunali e costruire l’ennesima invenduta serie di villette a schiera. La cementificazione selvaggia, l’assenza di visione politica unite alla mancanza di ascolto di chi vive ai margini, determina la progressiva riduzione di risorse pubbliche che garantiscano il benessere della cittadinanza. Quando ci riferiamo alla questione affitti, puntiamo il dito al mercato immobiliare che col consenso di chi governa ed amministra, permette la costruzione e la vendita di palazzine e fabbricati a grandi imprese, il più delle volte non locali, il cui unico scopo è massimizzare il proprio profitto”. Anna Bontempo (Il Centro)














