venerdì, Novembre 14

Anna Bosco pressa l’Ater: “A Vasto emergenza casa”

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 La carenza di alloggi popolari, l’aumento degli affitti, il reddito insufficiente associato a condizioni di estrema fragilità sociale. Sono alcuni dei fattori che determinano l’emergenza abitativa, un problema che a Vasto – al pari di tante altre città – sta assumendo dimensioni rilevanti. Ne parliamo con l’assessore alle politiche sociali Anna Bosco.

L’emergenza sociale più importante è quella abitativa”, conferma la delegata della giunta Menna, “il fatto che lo Stato abbia tagliato le risorse per il fondo affitti ha creato una grave emergenza sociale. C’è una richiesta urgente ed impellente. Le domande di anno in anno sono sempre crescenti. Il tema principale è il diritto alla casa. La maggior parte delle persone ha difficoltà a cercare un alloggio, ad avere fiducia da parte delle agenzie immobiliari e dei proprietari di casa, perché non dispone di  un reddito fisso e perché il costo degli affitti sta aumentando. C’è una povertà relativa che ha colpito tante persone. Secondo i dati Istat diffusi nei giorni scorsi sono in questa condizione una persona su dieci in Abruzzo.”.

Cosa sta facendo il Comune per affrontare l’emergenza abitativa? 

“Alla fine dello scorso anno è stato emesso un nuovo bando pubblico per l’assegnazione di case popolari,  ed e’  in fase di pubblicazione la graduatoria dei beneficiari. A fronte delle 160 domande  che sono arrivate ed in base al patrimonio di edilizia pubblica residenziale disponibile,  sarà una risposta marginale. Come amministrazione comunale abbiamo  anche  inviato  una nota all’Ater per la messa a disposizione di terreni comunali destinati dal piano regolatore a edilizia pubblica residenziale per la costruzione di nuovi alloggi. C’è una richiesta urgente ed impellente. Il patrimonio attualmente a disposizione è ridotto”. 

Sono aumentate anche le richieste di sussidi economici? 

“Quotidianamente vengono persone a chiedere aiuto per il pagamento degli affitti. E’ una difficoltà di tante famiglie, ma anche di persone singole e anziani che non riescono a pagare l’affitto, le bollette e a fare la spesa. Le richieste di sussidio sono aumentate, ogni anno abbiamo una richiesta del 20% 30% in più, cioè circa 50 famiglie in più ogni anno a fronte di misure statali che diminuiscono. Attualmente le richieste sono circa 200. I servizi sociali stanno facendo un lavoro meticoloso con visite domiciliari, colloqui e valutazioni, perché le richieste di sussidio vanno non solo motivate, ma accompagnate da una documentazione a supporto. I fondi a disposizione, rispetto alle domande sono sempre insufficienti. Anche per la “carta dedicata a te” le risorse statali sono in diminuzione, nonostante le richieste siano in aumento. Abbiamo  anche diverse situazioni di senza fissa dimora, ci coordiniamo quotidianamente con la Caritas. Quelli che accettano un progetto di inclusione sociale per la durata di sei mesi vengono mandati in un appartamento a Chieti. Abbiamo ristrutturato l’immobile di via Colli, è pronto e stiamo per inaugurarlo.  Lì andrà   a confluire il progetto di intervento sociale, che abbiamo attivato quest’anno, cioè la presa in carico di persone che si trovano in situazioni di disagio estremo e di grave marginalità sociale. Anche in questo caso riceviamo tante chiamate: il  servizio è  attivo H24. Le segnalazioni riguardano anziani, famiglie e donne straniere che vivono in situazioni di grave marginalità”. 

Anna Bontempo (Il Centro)

Bosco Anna

 

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