
Cime tempestose è uno di quei romanzi che conquistano il lettore non con la dolcezza, ma con la forza. Fin dalle prime pagine ci si ritrova immersi in un paesaggio ruvido, la brughiera inglese, che sembra respirare insieme ai personaggi e accompagnarne ogni emozione. È un luogo selvaggio, battuto dal vento, che diventa subito una metafora perfetta delle passioni che animano la storia. La relazione tra Heathcliff e Catherine è infatti tutto fuorché tranquilla: è un legame profondo, tormentato, quasi primordiale, che sfugge a ogni definizione semplice.
Non si tratta del classico amore romantico, ma di un sentimento che contiene in sé attrazione e distruzione, desiderio e dolore, forza e perdita. Proprio questa intensità emotiva rende il romanzo indimenticabile, perché spinge il lettore a interrogarsi sui confini dell’amore e sulle sue conseguenze. Emily Brontë costruisce personaggi complessi, imperfetti, spesso incoerenti, ma sempre incredibilmente autentici. Heathcliff, con le sue ferite e la sua rabbia, resta uno dei protagonisti più enigmatici della letteratura, capace di suscitare compassione e inquietudine allo stesso tempo.
Catherine, divisa tra ciò che vorrebbe davvero e ciò che la società si aspetta da lei, incarna la tensione tra istinto e convenzione, tra libertà e obbligo. Attraverso le loro vicende, il romanzo esplora il peso delle scelte e la difficoltà di trovare un equilibrio tra passioni personali e aspettative esterne. La narrazione a cornice, affidata alle voci di Lockwood e Nelly Dean, aggiunge un ulteriore livello di fascino. Il lettore non entra mai direttamente nei fatti, ma li ascolta raccontati, filtrati, interpretati; questo crea un senso di distanza e allo stesso tempo di intimità, come se i segreti della casa di Wuthering Heights venissero rivelati poco a poco, con cautela. È un modo di narrare che rende la storia ancora più coinvolgente, perché ogni dettaglio sembra emergere dal passato con il peso di ciò che è già stato vissuto. Nella seconda parte, poi, il romanzo sorprende ancora una volta, mostrando come le nuove generazioni possano spezzare il ciclo di violenza e dolore ereditato dai loro predecessori.
L’atmosfera resta intensa, ma si intravede una possibilità di redenzione, un varco attraverso cui passa un’idea di pace che sembrava impossibile nelle pagine iniziali. Per questo Cime tempestose non è soltanto una storia di passioni devastanti, ma anche un racconto sulla crescita, sulla trasformazione e sul potere della memoria. Leggere questo romanzo significa lasciarsi trasportare da una scrittura ricca, poetica e visceralmente emotiva. È un libro che continua a risuonare nella mente molto dopo averlo finito, perché riesce a toccare corde profonde e a evocare sentimenti che raramente la narrativa contemporanea sa esprimere con altrettanta potenza. Se cerchi una lettura che ti travolga, ti sfidi e ti rimanga dentro, Cime tempestose è una scelta perfetta.
Allegra Linnea Amicarelli
Consiglio di lettura
Cime tempestose
Autore: Emily Brontë
Pagine: 432
Casa editrice: Feltrinelli














