
Manca il parere del Comitato di gestione della riserva di Punta Aderci. Un passaggio importante per il progetto della società C-Naturae di Pescara (gruppo Maresca) che vuole realizzare un Resort con 52 alloggi prefabbricati, piscine, parcheggi e area wellness lungo la Via Verde, riqualificando un ex campeggio.
L’area interessata dall’intervento è ubicata nel territorio comunale di Vasto, sul pianoro sovrastante la spiaggia di Punta Aderci, con accesso diretto sulla strada comunale Torre Sinello. Motivo per il quale occorre il parere necessario (anche se non vincolante) del Comitato di gestione della riserva naturale. Che al momento non c’è, nonostante il progetto sia approdato il 13 novembre sulla scrivania del Comitato Via regionale.
“Il Comitato di gestione non si è ancora riunito”, spiega l’assessore all’ambiente, Gabriele Barisano, “inoltre manca anche il parere dell’ufficio parchi e riserve. Se sono favorevole? Sto studiando le carte: in linea di massima non sono contrario, trattandosi di un Resort che verrà realizzato su un’area già interessata da un camping e che solo in parte ricade nella riserva di Punta Aderci”.
In quella zona ci sono, infatti, le strutture dell’ex camping Oasi, composte da edifici destinati a reception e servizi, da bungalow e da un’area alberata con pioppi.
“La società intende procedere alla realizzazione della struttura turistico-ricettiva denominata Eco Resort Punta Aderci operando una profonda riqualificazione dell’area dell’ex campeggio”, si legge nel rapporto preliminare per la verifica di assoggettabilità a valutazione ambientale strategica, “allo scopo di creare un servizio di qualità, che risulti adeguato all’ineccepibile valore paesaggistico del luogo, immerso nella natura mediterranea e nei vigneti locali che fanno di Punta Aderci un territorio di elevata integrazione uomo-ambiente.
L’intento progettuale è stato quello di mettere a sistema il patrimonio paesaggistico e le valenze naturalistiche esistenti con le esigenze di ampliamento, attraverso la realizzazione di unità abitative mobili, che non contemplino quindi il consumo permanente di suolo e non creino impatto significativo sui luoghi, così come i connessi servizi”.
La struttura verrà realizzata mediante riqualificazione di un edificio esistente nell’ex campeggio che aveva, e che manterrà nell’Eco Resort, la funzione di cucina e di ristorante, a cui si aggiungeranno un bar, un supermercato e uno shop di prodotti locali prodotti nelle vicinanze. Il grande spazio principale con copertura lignea verrà suddiviso da pareti che permetteranno il posizionamento delle nuove funzioni.
Parte dell’edificio che ospitava wc e docce verrà demolita per adeguarne le dimensioni ad ospitare uno spogliatoio staff. Il pioppeto esistente – si legge ancora nel rapporto preliminare – non verrà integralmente conservato, bensì “diradato” secondo le necessità di insediamento delle unità, ma è prevista anche la messa a dimora di specie mediterranee autoctone.
Il progetto, se da una parte vede favorevoli il sindaco Francesco Menna e la lista civica Futuro e sviluppo, dall’altra ha già incassato la contrarietà di Italia Nostra regionale e del Forum H20.
Anna Bontempo (Il Centro)














