mercoledì, Dicembre 3

Piano demaniale di Vasto Marina, una rivoluzione

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Via il cemento e le recinzioni, solo strutture amovibili realizzate in materiale ecocompatibile e con un fronte mare di 40 metri, aumento della spiaggia libera. Sono le novità previste dal nuovo piano demaniale che, dopo un anno di gestazione e la condivisione con le forze politiche di maggioranza, è pronto per approdare in Commissione assetto ed utilizzo del territorio, passaggio propedeutico all’approvazione in consiglio comunale. 

“Questo piano cambierà il volto di Vasto Marina,  concependo spazi armonici e ordinati, fruibili da tutti”, spiega l’assessore al demanio, Nicola Della Gatta che l’anno scorso ha ricevuto la delega dal sindaco Francesco Menna, “questo strumento di pianificazione  è una precisa scelta di campo, una opportunità per la nostra comunità di portare Vasto Marina nel futuro con strutture balneari moderne e funzionali, dotate di servizi in grado di colmare evidenti carenze. Con la progettualità che la Provincia di Chieti, con il presidente Menna sta ponendo in essere rispetto alle ex stazioni ferroviarie, davvero possiamo attuare l’ambizione di imprimere una svolta storica al nostro litorale”.

Il piano del demanio interviene sull’intero tratto della costa vastese escludendo le due riserve naturali di Punta Aderci e Marina di Vasto. Prevede la  distinzione tra concessioni turistico ricreative e quelle ricettive alberghiere, concessioni per il diporto nautico, per il rimessaggio barche, per lo svolgimento di sport acquatici, per gli animali d’affezione e una concessione per la realizzazione di strutture ad uso prevalente per persone con diversa abilità motoria.  Le concessioni destinate alla piccola pesca saranno definite e normate prevedendo non solo strutture per il ricovero delle barche,  ma anche per la vendita al dettaglio del pescato.

“Questo piano è un investimento di pianificazione che punta a ridisegnare il volto di Vasto Marina, in particolare del suo lungomare”, prosegue Della Gatta, “prevedendo la realizzazione di un nuovo sistema retrodunale che, inglobando la pista ciclabile e prolungandola fino a riconnetterla con la Via Verde, riqualifichi la passeggiata esistente con un’area pedonale dotata di servizi innovativi per la mobilità. Quando ci saranno i bandi? La posizione del Comune, al di là di polemiche strumentali, è chiara e limpida:   bisogna indire procedure ad evidenza pubblica che tengano conto della nuova pianificazione. Il Comune applica le norme comunitarie, nazionali e regionali, non legifera. Politicamente spiace dover assistere alla volontà di non decidere che accomuna il governo nazionale a quello regionale: mentre il primo fa leggi di proroga che vengono puntualmente cassate mettendo le mani nelle tasche di tutti i cittadini italiani obbligati a pagare per la procedura d’infrazione comunitaria, la Regione che governa da oltre sei anni non ha preso nessuna posizione e non ha lavorato ad una nuova pianificazione regionale, costringendo  i comuni turistici a dover far fronte ad un’assenza normativa e non prevedere alcun ristoro per i concessionari uscenti”. 

Anna Bontempo (Il Centro)

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