venerdì, Novembre 21

Vasto Marina, ora il Tar sollecita l’assegnazione dei lidi

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“Il Comune avvii, senza ulteriori indugi, le procedure selettive per l’assegnazione delle concessioni demaniali senza aspettare il 30 settembre 2027”. A sostenerlo è il Tar di Pescara che, pronunciandosi sulla richiesta di sospensiva contenuta nel ricorso presentato dalla Pasi srl di Campobasso, ha accolto la domanda cautelare presentata dalla società molisana  e ha fissato l’udienza di merito al 23 ottobre 2026.

Oggetto del contenzioso sono due concessioni demaniali decadute presenti al centro di Vasto Marina: Lido La Bussola e Lido del Sole, le cui strutture abbandonate da anni sono state spesso oggetto di raid vandalici. La Pasi ne ha chiesto l’assegnazione per uso turistico-ricreativo, ma il comune di Vasto con una delibera di giunta del 26 giugno scorso, ha stabilito che per le procedure ad evidenza pubblica finalizzate all’assegnazione delle concessioni con durata pluriennale,  occorre attendere la definitiva approvazione degli strumenti di pianificazione demaniale. E qui và aperta una parentesi perché il piano demaniale, nello specifico, prevede nello spazio occupato dalle due concessioni demaniali oggetto del ricorso, un’area eventi. 

Per i magistrati del tribunale amministrativo regionale Paolo Passoni, Massimiliano Balloriani e Silvio Lomazzi, il Comune “deve avviare senza ulteriori indugi le procedure selettive per l’assegnazione delle concessioni, tenuto conto dell’ormai consolidata giurisprudenza  nazionale e comunitaria”.  

Quindi al momento l’efficacia della delibera di giunta è sospesa nella parte in cui dispone  che al fine di predisporre le procedure ad evidenza pubblica “occorre preliminarmente concludere i procedimenti tesi all’approvazione  definitiva di entrambi gli strumenti di pianificazione”. Non è l’unico ricorso pendente sulla controversa questione delle concessioni demaniali.

Lo scorso 27 ottobre il Tar di Pescara ha respinto la domanda cautelare avanzata dalla Pasi che, in cambio di una concessione ventennale, aveva proposto un progetto di finanza da oltre un milione di euro bocciato dal Comune sul presupposto che lo stesso non è stato ritenuto conforme all’interesse pubblico. I giudici in questo caso avevano riconosciuto “il potere discrezionale” dell’ente. Ma la partita non è affatto chiusa: la Pasi ha proposto appello al Consiglio di Stato.

Anna Bontempo (Il Centro)

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