mercoledì, Dicembre 3

Casa nel bosco, il comunicato stampa di Nathan e Catherine

Condividi

Gentilissimi, 

ci accingiamo a scrivere questo breve comunicato stampa perché sentiamo, oggi più che mai, il  bisogno di ristabilire verità e chiarezza in una vicenda drammatica che ha coinvolto, ed anzi stravolto, la nostra famiglia. 

La scelta che ci ha indotti a revocare il mandato all’avvocato Angelucci passa attraverso il  bisogno di una comprensione e di un confronto dialettico nonché prettamente giuridico con le  Istituzioni con cui abbiamo la necessità imprescindibile di interloquire.  

Siamo grati dell’attenzione che ci è stata riservata ma vogliamo che passi un messaggio  chiaro: ogni nostra scelta, ogni nostro passo compreso il trasferimento in questa straordinaria Terra  che ci ha accolti, è stato orientato al benessere psicofisico dei nostri splendidi bambini, che sono  stati, sono e saranno il baricentro unico e indiscusso del nostro cammino. 

La difficoltà nel parlare e comprendere la lingua italiana, in particolare i tecnicismi legati agli  aspetti giuridici, ha certamente costituito un problema enorme nella possibilità di interloquire  correttamente e di cogliere le dinamiche processuali di e ciò che stava succedendo.  Solo due giorni fa, e per la prima volta, siamo stati posti nella condizione di leggere in lingua inglese la ordinanza che è stata emessa e quindi di comprenderla nella sua interezza.  

Ancora questa mattina continuiamo a leggere su alcune testate giornalistiche che saremmo  testardamente arroccati su posizioni intransigenti e rigide e che staremmo rifiutando il supporto di  istituzioni e privati che mettono a nostra disposizione abitazione alternative.  Non è assolutamente vero. 

Non sappiamo da chi queste notizie siano state veicolate ma è certo che chi lo ha fatto ha  posto in essere una condotta scellerata e falsa. 

Abbiamo la gioia di preservare il nostro spirito e la nostra filosofia di vita ma non per questo  vogliamo essere sordi alle sollecitazioni che vengono dall’esterno. 

Unitamente ai nostri nuovi difensori, una volta compreso il senso pieno di questo percorso, anche e soprattutto attraverso la traduzione degli atti del fascicolo del Tribunale, siamo pronti a  condividerne il fine. 

Siamo, oggi, nella piena coscienza di non avere di fronte un antagonista ma una Istituzione  che come noi, siamo certi, ha a cuore la salvaguardia e la tutela dei nostri bambini. Quindi abbiano un fine comune.

Ci dispiace profondamente che non si sia avuto modo di dimostrare, anche in ragione della  tardività della produzione di alcuni documenti che avevamo consegnato, come la educazione  parentale sia da noi strettamente osservata, curata e gestita nel pieno convincimento della  importanza dell’istruzione e della apertura mentale che deve essere data ai nostri figli. 

Ribadiamo con assoluta fermezza che è falso quanto si dice in ordine ad un nostro rifiuto  sull’aiuto offerto dal sindaco e da privati per una abitazione alternativa in attesa della  ristrutturazione della nostra casa. 

Quindi vogliamo concludere ringraziando tutte le persone e tutti i soggetti istituzionali che  ci sono stati vicini e che ci auguriamo resteranno vicino a noi con la lealtà e la serenità che sono  imprescindibili laddove sono posti in gioco valori primari della vita delle persone.

Palmoli, 27 novembre 2025. 

Nathan e Catherine

In foto (archivio) il tribunale dei minori dell’Aquila

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.