
Da Nunzia Salvatorelli, figlia di Remo Salvatorelli riceviamo e pubblichiamo.
“Papà,
ti salutiamo, ma il vuoto che lasci è impossibile da colmare.
Sei stato un grande uomo. Un padre generoso, un lavoratore instancabile, un imprenditore con la mente avanti e il cuore saldo nei valori di sempre.
Hai cominciato con le mani nel legno, da falegname, e sei diventato un industriale capace di creare lavoro, dignità, futuro. Ma non hai mai perso la semplicità. Non ti sei mai montato la testa. Hai tenuto i piedi per terra e lo sguardo rivolto al cielo — come gli alberi che amavi tanto.
Per te, la natura era sacra. Ogni albero aveva un significato. E da lì è nata la tua visione: lavorare rispettando la terra, costruire senza distruggere, crescere senza dimenticare le radici. Sei stato un precursore della sostenibilità, quando ancora non si sapeva cosa volesse dire.
E con la stessa cura con cui sceglievi un pezzo di legno, hai scelto anche il nome della tua azienda: Vastarredo che identifica l’amore per la tua terra. Hai voluto che Vasto, la città dove hai vissuto, lavorato, costruito tutto, fosse parte integrante di ciò che lasciavi al mondo. Non era solo un marchio. Era un messaggio. Un’identità. Una promessa.
Ma più di tutto, hai saputo voler bene. Hai trattato i tuoi collaboratori come persone di famiglia. Li hai sostenuti, ascoltati, incoraggiati. Per te erano parte della tua vita, non solo della tua impresa. In silenzio, hai fatto del bene, e hai lasciato il segno nei cuori.
A me, hai insegnato cosa significa avere responsabilità. Mi hai insegnato a non arrendermi, a dare valore al lavoro, alle persone, alla natura.
Mi mancherà la tua voce ferma, il tuo modo di guardare, il tuo silenzio pieno di pensieri. Ma porto con me ogni tuo insegnamento, ogni tuo gesto.
Ti prometto che continuerò a camminare sulla strada che hai tracciato.
Con orgoglio. Con rispetto. Con amore.
Ora hai raggiunto mamma e Daniela. Siete di nuovo insieme, e insieme, riposerete in pace.
Ciao Papà.
Sei stato il mio esempio più grande.
E lo sarai per sempre”.
Nunzia Salvatorelli














