
A confermarlo sono i numeri. Negli ultimi giorni sono state scaricate al Porto di Punta Penna 5 tonnellate di solfato di sodio, altre 5mila di soda. Sono stati imbarcati 400 furgoni per la Turchia ed altri 400 saranno imbarcati a metà mese. Sbarcate 25 sezioni eoliche , 3mila tonnellate di cartongesso, ma anche olio di palma, biodiesel , acido solforico.
Insomma, il porto di Vasto continua a registrare numeri record e nell’ottica di sviluppo dell’economia regionale assume un ruolo sempre più centrale come porto commerciale ad ampio respiro capace di attirare l’interesse di aziende che rappresentano l’eccellenza nel territorio e non solo.
Un andamento buono nonostante la crisi internazionale che ha prodotto metastasi in tutti i settori produttivi del territorio. La Regione Abruzzo crede fermamente nelle potenzialità dello scalo portuale vastese. Gli investimenti fatti in materia di dragaggio qualche anno fa hanno consentito sviluppi positivi del trasporto marittimo. E’ aumentato il numero delle navi che vi accedono, le loro dimensioni che hanno toccato nuovi primati, il quantitativo di merce e materiali scambiati.
” Il porto vastese”, conferma Pietro Marino responsabile della AMV, agenzia marittima vastese ” si conferma un punto nodale ”.
La speranza di tutti è che si superino finalmente tutti gli intoppi burocratici che hanno impedito fino ad oggi la realizzazione del cosiddetto ‘ultimo miglio ferroviario’ che porterà il trasporto su rotaia direttamente in banchina. Un investimento di 8 milioni di euro grazie a fondi PNRR .
Paola Calvano














