domenica, Dicembre 14

Tumori dell’utero, Chieti è prima in Abruzzo per interventi e chirurgia robotica

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È l’ospedale che in Abruzzo esegue più interventi per curare i tumori dell’utero. I dati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) collocano la Clinica ostetrica e ginecologica di Chieti al primo posto in regione per numero di isterectomie legate a neoplasie uterine. Il primato emerge dal Programma nazionale esiti 2025, che analizza i volumi di attività del 2024: nell’ultimo anno l’unità operativa diretta da Marco Liberati ha diagnosticato e trattato oltre 50 casi di carcinoma endometriale.

La tecnologia in sala operatoria
Il volume di attività è sostenuto dall’uso della chirurgia robotica, affidata ad Alessandro Lucidi (nella foto), responsabile della Chirurgia ginecologica. Negli ultimi due anni, all’ospedale “Santissima Annunziata”, sono state trattate più di 100 neoplasie maligne dell’utero utilizzando il robot “da Vinci Xi”.

Questo dato ha permesso di superare la soglia richiesta dalla Società europea di ginecologia oncologica per ottenere l’accreditamento come centro di riferimento per i tumori dell’endometrio. L’approccio è mininvasivo: oltre il 90 % delle procedure viene eseguito con tecniche che riducono significativamente la degenza ospedaliera e il dolore dopo l’operazione.

I vantaggi per le pazienti
«La chirurgia robotica permette di ottimizzare la visione – spiega Alessandro Lucidi -. Garantisce un’osservazione più precisa, tridimensionale, con un’immersione totale nel campo operatorio». La precisione del robot è cruciale soprattutto per le pazienti con obesità, perché consente di raggiungere in sicurezza aree difficili da trattare con la chirurgia tradizionale. «L’approccio robotico riduce le complicanze e i giorni di ricovero – aggiunge Lucidi – ed è fondamentale anche per la formazione dei giovani chirurghi».

Il percorso di cura
Il trattamento chirurgico è parte di un percorso multidisciplinare che coinvolge ginecologi, oncologi, radioterapisti, anatomopatologi e anestesisti. La presa in carico della donna avviene dalla diagnosi fino ai controlli successivi all’intervento, con tutti i servizi necessari per monitorare e trattare eventuali recidive disponibili all’interno della stessa struttura.

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