venerdì, Dicembre 19

Cardiochirurgia, Chieti seconda in Italia per i bypass: 318 interventi ed esiti clinici migliori della media

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I numeri raccontano una storia di eccellenza sanitaria che porta l’Abruzzo ai vertici della classifica nazionale. Non serve guardare altrove per trovare qualità e volumi di cura elevati: la Cardiochirurgia dell’ospedale di Chieti si conferma un punto di riferimento assoluto, certificato dai dati ufficiali.

Il verdetto arriva dal Piano nazionale esiti di Agenas, che ha analizzato le prestazioni delle strutture ospedaliere italiane. L’unità operativa diretta da Umberto Benedetto ha raggiunto un risultato storico per l’anno 2024 nella voce “Bypass aorto-coronarico isolato”: con 318 interventi eseguiti, il presidio teatino conquista il secondo posto in Italia.

Chieti si posiziona subito dopo il policlinico pniversitario “Gemelli” di Roma e supera la quasi totalità dei grandi centri cardiochirurgici del Paese. Un volume di attività così alto non è solo statistica, ma garanzia di affidabilità: in chirurgia, l’alto numero di casi trattati si traduce direttamente in maggiore esperienza dell’équipe e sicurezza per il paziente.

A confermarlo sono gli esiti clinici. Su una casistica complessiva di oltre 500 pazienti, la mortalità a 30 giorni per il bypass aorto-coronarico isolato a Chieti si ferma all’1,24%, un dato nettamente inferiore alla media italiana dell’1,51%. L’analisi di Agenas colloca quindi la struttura nella fascia di massima qualità assistenziale.

Dietro questi numeri c’è una scelta tecnologica precisa: la chirurgia coronarica robotica. Questa tecnica innovativa permette di prelevare l’arteria mammaria senza aprire il torace. L’approccio mini-invasivo garantisce un recupero lampo, con l’estubazione del paziente già sul tavolo operatorio e un ritorno rapido alla vita quotidiana. Utilizzata sistematicamente da poco più di un anno, questa metodica ha già permesso di eseguire quasi 100 interventi.

«Proprio in virtù di questi risultati – tiene a sottolineare il direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Mauro Palmieri – l’azienda sanitaria ha avviato il percorso per l’acquisizione di un sistema Da Vinci di ultimissima generazione, certificato per la chirurgia intracardiaca, che consentirà in futuro di eseguire l’intervento cardiochirurgico in tutte le sue fasi senza la necessità di incisioni, superando anche le minime aperture ancora oggi richieste. Siamo pronti a nuovi investimenti per consolidare un primato che fa di qualità clinica e innovazione il proprio punto di forza. E’ questa la base sulla quale continuare a costruire, puntando su un’offerta di qualità nella quale il mix di competenze, esperienza e alta tecnologia può fare ancora di più la differenza e rendere il nostro polo del cuore il punto di riferimento per i pazienti di questa regione e non solo».

Il primato, tuttavia, non è un lavoro da solisti. Per il professor Benedetto, il risultato è frutto di un gioco di squadra che coinvolge l’intero sistema sanitario locale.

«Il nostro successo è anche frutto della stretta collaborazione tra le Cardiologie aziendali e il territorio – tiene a sottolineare il cardiochirurgo, professore ordinario all’Università d’Annunzio – senza dimenticare il ruolo dell’Emodinamica diretta da Marco Mascellanti, che ha attivato un programma di day hospital per la coronarografia, finalizzato all’abbattimento delle liste d’attesa. Lo stesso vale per la Cardiologia di Marco Zimarino e di altre unità operative abruzzesi».

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