
Alberi e giardini sulla “particella 18”, al posto delle strutture turistiche e residenziali. L’idea è del Comitato civico ambientalista che ha intenzione di lanciare un crowfunding civico su quel famoso terreno fronte mare dove l’amministrazione comunale avrebbe consentito la costruzione di un grattacielo di 65 metri di altezza. Il progetto è stato archiviato dopo le note polemiche, ma è rimasta in piedi la volontà di vendere all’asta il lotto dove è possibile realizzare edifici con destinazione turistica alti 22 metri (7 piani) e, sul 30% della superficie, fabbricati residenziali di 6 metri di altezza (2 piani).
La giunta guidata dalla sindaca Emanuela De Nicolis ha quindi dato mandato agli uffici di provvedere alla indizione di una nuova asta pubblica (in passato ce ne sono già state cinque tutte andate deserte), il cui prezzo a base d’asta è di 2.270.743 euro. L’aggiudicazione sarà effettuata a favore del concorrente che avrà presentato l’offerta più elevata. Il termine per la presentazione delle offerte è stato fissato al 15 gennaio (ore 18), mentre l’apertura delle buste è in programma il 20 gennaio (ore 11) nella sala consiliare del Comune di San Salvo. Ed è qui che si inserisce l’idea del Comitato civico ambientalista di San Salvo.
“Noi vorremmo che in quel luogo si piantassero alberi e si realizzassero giardini per migliorare il territorio, rafforzare il senso di comunità ed offrire giochi, verde e ombra a cittadini e turisti”, è la proposta lanciata dal sodalizio, “San Salvo ha 20.000 abitanti e i comuni limitrofi che frequentano le nostre spiagge d’estate hanno altrettanti residenti, non è così chimerico pensare che ciascuno di noi possa farsi un regalo acquistando qualche quota”.
Nei prossimi giorni verranno rese note le modalità del crowfunding civico. La speranza dei promotori è che la città risponda positivamente alla raccolta di fondi per poter dare seguito al progetto.
Nel frattempo non mancano voci contrarie alla vendita della particella 18, come quella dell’ex sindaco Gabriele Marchese che in una lettera aperta manifesta il suo dissenso. “Quel terreno è troppo importante per l’ulteriore sviluppo turistico e ambientale della Marina di San Salvo”, scrive Marchese, “ se si vogliono costruire case (o meglio seconde case) lo si faccia al di là della Statale 16”.
Anna Bontempo (Il Centro)














