domenica, Dicembre 21

Per Consiglio di lettura “La mite” di Fëdor Dostoevskij

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La mite è uno di quei testi che dimostrano come la grande letteratura non abbia bisogno di ampiezza per essere profonda. In questo racconto breve, Dostoevskij concentra una straordinaria intensità psicologica, offrendo al lettore un’esperienza di lettura densa, rigorosa e profondamente perturbante. L’opera si presenta come un lungo monologo interiore, quasi una confessione, in cui il protagonista ripercorre gli eventi di una relazione ormai spezzata, nel tentativo di comprenderne il senso e, forse, di assolversi. La narrazione procede senza ordine lineare, seguendo piuttosto il flusso irregolare dei pensieri, delle giustificazioni e dei rimorsi.

Questa scelta stilistica rende il racconto estremamente autentico: il lettore non assiste semplicemente a una storia, ma entra nella mente del narratore, condividendone le contraddizioni e le inquietudini. Dostoevskij mette così a nudo l’orgoglio, il desiderio di dominio e l’incapacità di comunicare, mostrando quanto possano essere distruttivi anche quando si presentano sotto l’apparenza della razionalità. La figura della giovane moglie, “la mite”, resta spesso sullo sfondo, ma la sua presenza silenziosa è costante e carica di significato.

Proprio la sua fragilità, il suo tacere e il suo isolamento diventano una potente accusa morale, che emerge senza bisogno di dichiarazioni esplicite. Il contrasto tra la voce dominante del narratore e il silenzio della donna rafforza il senso di oppressione e invita a riflettere sul valore dell’ascolto e sul rispetto dell’altro. Lo stile di Dostoevskij è sobrio, controllato, ma capace di colpire con precisione. Non c’è spazio per il superfluo: ogni parola contribuisce a costruire un’atmosfera tesa e soffocante, che accompagna il lettore fino alla conclusione. La mite non offre consolazione né risposte facili, ma costringe a confrontarsi con le responsabilità individuali e con le conseguenze delle proprie azioni.

È una lettura consigliata a chi cerca un testo elegante e coerente, che affronti temi universali come l’amore, la colpa e la solitudine con profondità e lucidità. Un racconto che si legge in poco tempo, ma che continua a interrogare a lungo, lasciando un’impronta duratura nella coscienza di chi lo affronta.

Consiglio di lettura

La mite

Autore: Fëdor Dostoevskij

Pagine: 76

Casa editrice: Adelphi

Allegra Linnea Amicarelli

 

 

 

 

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