
Lo affermano i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Francesco Taglieri e Erika Alessandrini.
“Nonostante l’atto di forza della maggioranza, sono rimasti in discussione due proposte politiche fondamentali”, spiegano i consiglieri del M5S. “il maxi emendamento ‘Salva Abruzzo’, presentato dalle opposizioni unite come vera e propria manovra alternativa di riequilibrio del bilancio, e i 10 emendamenti del Movimento 5 Stelle sopravvissuti alla ghigliottina, tutti discussi e difesi in Aula dai consiglieri Alessandrini e Taglieri ma bocciati dalla maggioranza. Il maxi emendamento ‘Salva Abruzzo’ proponeva una rimodulazione complessiva delle priorità di spesa, rimettendo risorse su sanità indiretta, sociale, lavoro, trasporto pubblico, Comuni, agricoltura, ambiente e diritti, dimostrando che un’alternativa concreta alle scelte della Giunta esiste ed è praticabile. Soprattutto, restituiva al Consiglio regionale la capacità di programmare il futuro dell’Abruzzo che Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia hanno dimostrato di non avere”.
“Accanto alla proposta unitaria delle opposizioni, il Movimento 5 Stelle ha portato in Aula emendamenti puntuali che raccontano, voce per voce, ciò che la maggioranza delle destre ha scelto di cancellare dal bilancio della Regione Abruzzo. Tra questi, il rifinanziamento con 300 mila euro della legge regionale a sostegno delle famiglie con malati oncologici, completamente azzerata nel bilancio 2026; lo stanziamento di 5 milioni di euro per la manutenzione ordinaria e straordinaria degli alloggi ATER, l’abbattimento delle barriere architettoniche e l’efficientamento energetico, a fronte di un bilancio che prevede zero euro per il diritto alla casa; le risorse per i centri antiviolenza, le case rifugio e il Reddito di Libertà, anch’essi azzerati; gli emendamenti per la Banca della Terra, per il dissesto idrogeologico, per il trasporto sociosanitario nei piccoli Comuni, per lo screening oncologico e per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici pubblici. Senza tralasciare liberi professionisti, artigiani e imprese per i quali è stato presentato un fondo microcredito per finanziare l’avvio e la crescita delle attività di impresa e professionali”.
“I nostri emendamenti al bilancio della destra – sottolinea Erika Alessandrini – dimostrano che il problema non è l’assenza di risorse, ma la scelta politica di chi governa favorendo pochi e tagliando i diritti di molti. Mentre la destra aumenta la pressione fiscale sugli abruzzesi e azzera intere politiche pubbliche per rimediare al disastro sanitario, noi abbiamo indicato con precisione dove si deve intervenire per difendere famiglie, imprese, fasce fragili di popolazione e territori”.
“Il ricorso alla ghigliottina”, aggiunge il capogruppo M5S Francesco Taglieri, “è la risposta di una maggioranza debole ma arrogante che non vuole spiegare perché nel 2026 il diritto alla casa vale zero euro, perché vengono cancellati i fondi per il sociale, perché si tagliano servizi essenziali mentre si riaccendono mutui per 93 milioni di euro senza un piano credibile di investimenti. Il maxi emendamento ‘Salva Abruzzo’ e i nostri emendamenti, tutti respinti senza alcuna giustificazione dalle destre presenti in Consiglio regionale, smascherano un bilancio che non regge al confronto democratico”. “Questo bilancio – concludono Alessandrini e Taglieri – che ha visto il nostro più convinto voto contrario, colpisce due volte gli abruzzesi: prima con l’aumento delle tasse, poi con il taglio dei servizi. La destra può usare la tagliola per zittire il Consiglio, ma non può cancellare la verità dei numeri né le difficoltà quotidiane dei cittadini. La nostra battaglia continuerà, in Aula e fuori, per un Abruzzo più giusto, più solidale e più trasparente”.














