lunedì, Febbraio 24

Accorpamento Palizzi-Mattei, rigettata l’istanza di sospensiva. Menna: «Studenti penalizzati»

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L’Amministrazione comunale di Vasto esprime profonda delusione e forte disappunto per la decisione  del TAR di rigettare l’istanza di sospensiva proposta dal Comune e dalla Provincia di Chieti contro il piano regionale di dimensionamento scolastico.

«L’accorpamento dell’istituto Filippo Palizzi con l’istituto Enrico Mattei – dichiara il sindaco Francesco Menna – è una decisione imposta dall’alto, senza un vero confronto con il territorio e con chi vive quotidianamente la scuola. La Regione, che invito ancora una volta a tornare sui propri passi, ha preferito applicare calcoli ragionieristici anziché salvaguardare il diritto a un’istruzione di qualità, penalizzando studenti, famiglie e personale scolastico. Una scelta che conferma ancora una volta l’atteggiamento della Regione, sempre sorda alle reali esigenze del territorio e incapace di riconoscere le specificità delle istituzioni scolastiche locali. Una decisione che danneggia Vasto, la stessa città in cui il senatore Etel Sigismondi, l’assessore regionale Tiziana Magnacca e il consigliere regionale Francesco Prospero sono venuti in campagna elettorale. Ma i cittadini, alle prossime votazioni, sapranno come comportarsi dinanzi a chi ha tradito la città e l’interesse comune. Ciò che legalmente non viene censurato, sarà censurato dagli elettori».

«Sono profondamente amareggiata – aggiunge l’assessora alle Politiche Giovanili e all’Istruzione, Paola Cianci – e questo rigetto rafforza ancora di più l’atteggiamento autoreferenziale della Regione, che ha ignorato le istanze portate avanti dal Comune, dagli istituti coinvolti, dalle studentesse, dagli studenti e dalla cittadinanza. Questa decisione mina la qualità dell’offerta formativa e rischia di creare disagi organizzativi e didattici a danno dei giovani. Il loro modo di fare politica sta danneggiando l’Abruzzo a causa di una classe dirigente che impone scelte fondate solo sui campanilismi elettorali e a vantaggio di territori tutelati da alcuni amministratori regionali».

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