sabato, Giugno 7

Vasto, a rilento i lavori al porto di Punta Penna

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I lavori di ristrutturazione e potenziamento del bacino portuale di Punta Penna procedono a rilento. Per questo motivo il sindaco di Vasto Francesco Menna ed il suo vice Licia Fioravante invitano il coordinatore unico della Zes per tutto il il Mezzogiorno d’Italia, Giosy Romano, a tornare a Vasto per un sopralluogo. La sua ultima visita risale ad ottobre 2024.

” In quell’occasione  – ha sottolineato il Sindaco alla collega del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro Paola Calvano sembrava che i lavori di potenziamento del bacino dovessero partire con un maggiore piglio. Io chiedo maggiore attenzione per il bacino istoniense dal parte del governo Meloni e soprattutto che vengano erogati i fondi che erano stati annunciati per il potenziamento del bacino. Io credo che non sia ben chiaro quanta importanza abbia il bacino portuale di Vasto per l’economia del territorio “.

A dolersi per la lentezza dei lavori a Punta Penna è stato più volte anche il segretario provinciale della Cgil, Franco Spina, che ha ribadito che per la aziende della Val di Sangro, Punta Penna, Piana Sant’Angelo e Termoli , il porto istoniense è un hub importante per la logistica. Di fatto, insieme agli imprenditori anche  i sindacati sono preoccupati per la lentezza con cui procedono i lavori a Punta Penna.

Vasto ha fondali di 13 metri ma manca di attracchi e banchine adeguate. L’assessore regionale alle Attività produttive, Tiziana Magnacca sta facendo di tutto per arrivare alla conclusione dei lavori ma nonostante tutto non si riesce ad accelerare l’intervento . Il vice sindaco di Vasto con delega alle Attività produttive, Licia Fioravante, non nasconde la propria preoccupazione.

Fioravante intende contattare l’assessore regionale alle Infrastrutture D’Annuntis, sollecitando anche da parte sua un intervento per arrivare alla soluzione di questo problema che non è affatto secondario.

“La situazione va sbloccata. E’ necessario trovare il modo per accelerare l’ esecuzione dei lavori.  I rallentamenti nell’esecuzione dell’opera rischiano di provocare ingenti danni a Vasto e all’intero territorio, oltre a disagi e intoppi alle attività portuali. Ci sono centinaia di posti di lavoro legati al porto di Punta Penna. In un momento così delicato va trovato il modo per dotare il porto delle strutture promesse e adeguarlo alle necessità del momento. La cosiddetta “economia del mare” costituisce un asset di crescita e sviluppo sempre più strategico e la connessione tra tutti gli attori coinvolti è sempre più forte”.

 

 

 

 

 

 

 

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