Una petizione on line per dire “No” alla costruzione del cimitero e del forno crematorio. Monta la protesta al Villaggio Siv dove i residenti sbarrano la strada al progetto presentato da una società di Roma, la Italgeco, che ha proposto di costruire l’impianto in un’area vicina al quartiere al confine con San Salvo, interessata anche dalla realizzazione del nuovo ospedale. L’investimento è di 5.756. 775 euro, la durata della concessione è di 30 anni, mentre i tempi di realizzazione sono di 60 mesi. Il costo per il personale è stato quantificato in 180mila euro l’anno, per un totale di undici addetti, di cui uno full time e gli altri dieci part time.
Nonostante sia stato presentato in Comune il 18 luglio 2024, il progetto è passato sotto silenzio, almeno fino a quando il sindaco Francesco Menna, non ha cominciato ad incontrare i residenti del Villaggio Siv per acquisire la loro disponibilità. Nel rione, però, monta la protesta che è sfociata il 16 aprile scorso nella petizione lanciata su change.org contro la realizzazione del nuovo cimitero e dell’annesso forno crematorio.
“Per anni, in quanto residenti del Villaggio Siv, siamo stati ignorati dal sindaco e dal Comune di Vasto. Ora ci viene imposto di supportare la costruzione di un cimitero con un forno crematorio nelle zone limitrofe alle nostre abitazioni”, si legge sul testo della petizione lanciata da Marco Serani, “ci opponiamo fermamente a questo progetto, principalmente per motivi di salute pubblica e per il nostro diritto di vivere in pace e tranquillità. Secondo i dati presenti in documenti scientifici, le emissioni di un forno crematorio possono includere metalli pesanti e altre sostanze potenzialmente dannose per la salute (fonte: International Journal of Environmental Research and Public Health). Non vogliamo esporre noi stessi, le nostre famiglie e le future generazioni a tali rischi.
Inoltre, il luogo scelto per la costruzione di questo cimitero è troppo vicino alle nostre abitazioni, alterando così la tranquillità della nostra comunità. Invitiamo il sindaco e il Comune di Vasto a cercare alternative rispettose dell’ambiente e della salute pubblica, lontane dalle zone residenziali. Chiediamo la vostra firma per sostenere la nostra causa e fermare la costruzione di questo cimitero e del relativo forno crematorio a Collepizzuto e nelle zone limitrofe al Villaggio Siv”.
Di fronte alla contrarietà dei residenti sembra che l’amministrazione si stia orientando su un’altra zona della città. Una cosa è certa: Vasto ha estremamente bisogno di un nuovo cimitero, essendo quello di via Conti Ricci ormai giunto alla saturazione nonostante la costruzione di nuovi loculi.
Anna Bontempo (Il Centro)