sabato, Giugno 7

San Salvo, il caso del “grattacielo” alla Marina continua a far discutere

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C’è chi vorrebbe realizzare “un grande attrattore turistico”. Chi, invece, chiede che quei terreni restino liberi da costruzioni. Tutti hanno ribadito la loro contrarietà a grattacieli di 65 metri di altezza, su un’area dalla grande valenza naturalistica che rappresenta l’ideale continuazione del Biotopo costiero.

La particella 18 – due ettari di terreni fronte mare che l’amministrazione comunale ha inserito nel piano triennale delle dismissioni per poterli vendere all’asta – è stata al centro ieri di una iniziativa promossa da Wwf, Italia Nostra, Gruppo Fratino del Vastese, Stazione Ornitologica Abruzzese (Soa), Comitato Civico  Ambientalista e Circolo Avanti Sandro Pertini per illustrare le osservazioni presentate contro la proposta di costruzione di un grattacielo di 22 piani modello Dubai.

I partecipanti, una cinquantina, hanno dapprima visitato i luoghi e poi ascoltato gli interventi. Presenti all’iniziativa anche alcuni consiglieri comunali di San Salvo, tra cui Emanuela Tascone, Gianni Mariotti, Nicola Argirò, l’ex sindaco di Vasto e presidente dell’associazione culturale San Michele, Giuseppe Tagliente e  il direttore di Confesercenti Patrizio Lapenna

A introdurre l’incontro è stato l’ex sindaco Gabriele Marchese, il quale ha ricordato come, durante la sua amministrazione c’era stato un tentativo di vendere quei terreni all’asta per realizzare un centro di talassoterapia da parte di un gruppo di imprenditori della sanità. Senza esito anche le altre aste indette durante l’amministrazione di centrodestra guidata da Tiziana Magnacca

 “Quest’area è all’interno del parco nazionale della costa teatina, che è ancora nel cassetto e  di cui la politica non parla”, ha rimarcato Ines Palena del Wwf, “quindi finchè non si sa cosa fare di questo Parco, anche per un principio di precauzione, dovremmo evitare di fare nuove costruzioni in un’area, tra l’altro, già compromessa dal punto di vista urbanistico.  Continuare nella direzione della edificazione significa essere anacronistici e non capire quello che il turista vuole. Dovremmo cominciare a parlare una lingua diversa  ”.

Adriano Maci  del Comitato civico ambientalista ha insistito sulla valenza naturalistica dell’area e si è detto contrario “a qualsiasi struttura o nuova costruzione. Per noi quest’area va tutelata. Potrebbe essere ripristinato l’ambiente dunale e umido”. 

Argirò ha lanciato l’allarme. “Realizzare un grattacielo a San Salvo Marina è una cosa gravissima. Ho paura che ci sia un’accelerazione per farlo. Quindi il mio invito è di promuovere ogni iniziativa utile per impedirlo. Non abbassiamo la guardia perché da parte dell’amministrazione comunale c’è  la volontà di andare avanti”. 

Sono intervenuti anche Vincenzo Ronzitti, Davide Aquilano di Italia, Osvaldo Menna (circolo culturale Avanti San Salvo), Stefano Taglioli (Soa e gruppo fratino Vasto), Tascone del partito democratico. Quest’ultima si è detta contraria alla realizzazione di un grattacielo, ma non alla vendita dei terreni. 

Anna Bontempo (IL Centro)

 

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