
Fanno più di 400 chilometri, tra andata e ritorno, per visitare gli scavi di Pompei, ma una volta giunti sul posto trovano la biglietteria chiusa. Brutta sorpresa per 110 studenti dell’istituto comprensivo “Rossetti” di Vasto che, accompagnati da 11 insegnanti, avrebbero voluto ammirare una delle più preziose testimonianze della vita romana di oltre due millenni fa.
“Non abbiamo potuto visitare gli scavi perché, per problemi avuti in Autostrada, siamo arrivati a Pompei alle 17,34, cioè con quattro minuti di ritardo”, racconta una insegnante al Centro, “abbiamo trovato la biglietteria, che è automatica, chiusa. Non ci hanno fatto entrare, nonostante avessimo prenotato e avvisato del ritardo le guide che ci aspettavano sul posto. Siamo stati mezz’ora davanti alla biglietteria con la speranza di un ripensamento, ma non c’è stato verso. Sono stati irremovibili. Abbiamo fatto più di 400 chilometri, tra andata e ritorno, per visitare i preziosi reperti archeologici”, rimarca la docente, “da Vasto sono partite sei classi di seconda media per un totale di 110 studenti. Potete immaginare la delusione dei ragazzi, dei loro genitori e di noi insegnanti”.
La visita agli scavi di Pompei, preziosa testimonianza del passato, rientra nei progetti delle visite di istruzione dell’istituto comprensivo Rossetti, diretto dalla professoressa Cristina Eusebi. Nel 2024 il sito archeologico ha fatto registrare 4 069 377 di visitatori. Le rovine, che documentano gli usi, i costumi e le abitudini alimentari di oltre due millenni fa, sono da sempre la meta privilegiata delle scolaresche.
“I ragazzi sono rimasti molto dispiaciuti”, aggiunge l’insegnante, “in effetti non è stato affatto piacevole fare tanti chilometri per sentirsi dire che non era possibile visitare gli scavi solo perché, per motivi non imputabili alla scuola, siamo arrivati con quattro minuti di ritardo. E’ un episodio davvero molto sgradevole, invieremo una mail di protesta al direttore del sito archeologico Gabriel Zuchtriegel. Si parla tanto di promozione della cultura e poi accadono cose del genere”, conclude la docente.
Le scolaresche hanno però visitato il Santuario della Beata Vergine Maria del Santo Rosario, meta di pellegrinaggi e di turisti, uno dei più visitati d’Italia. E’ dedicato alla Madonna del Rosario e ospita una tela molto venerata.
Anna Bontempo (Il Centro)