
La prima volta di Torino di Sangro. Il piccolo centro costiero di appena tremila abitanti ha ottenuto quest’anno la bandiera blu, il vessillo della Fee che viene attribuito alle località che rispettano una serie di parametri, tra cui la balneabilità delle acque e la raccolta differenziata. In questa intervista al Centro il sindaco Nino Di Fonso spiega come è riuscito ad ottenere questo risultato di cui è molto orgoglioso.
Torino di Sangro non aveva mai ottenuto la bandiera blu?
“È la prima volta in assoluto, in passato ci sono state autocandidature da parte di questa amministrazione e delle altre che l’hanno preceduta, ma non si è mai riusciti ad ottenere il vessillo della Fee perché mancavano dei requisiti importanti. La bandiera blu non si compra, ma si ottiene in base a dei parametri ben specifici. Sono 32 e bisogna rispettarli punto per punto. In questi anni abbiamo lavorato di gran lena per raggiungere questo risultato di cui vado fiero”
Quali erano i requisiti che mancavano a Torino di Sangro per avere il vessillo della Fee?
“Il primo requisito per la candidatura riguarda le acque di balneazione che negli ultimi quattro anni devono essere “eccellenti”. Noi avevamo due criticità: uno su Borgata Marina e l’altra sul lungomare le Morge. A Borgata Marina c’era un depuratore che sversava in mare. Nel 2019 insieme al collega di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio ho firmato un protocollo di intesa che ha consentito di smantellare il depuratore e convogliare le acque sull’impianto di Fossacesia, che è enorme. Ci sono stati notevoli miglioramenti. L’altra criticità era sul Lido Le Morge, esattamente a ridosso del lungomare. Anche in questo caso mi sono attivato insieme alla regione Abruzzo, all’Arta e alla Sasi e abbiamo messo tutto a posto. In questo modo abbiamo apposto un importante tassello per avere la candidatura. Ma il requisito della balneabilità non era sufficiente, perché c’è un altro parametro importante, quello relativo alla raccolta differenziata dei rifiuti che sul territorio annoverava alcune criticità che andavano rimosse”.
Quali azioni avete messo in campo?
“Nel 2018 quando mi sono insediato eravamo al 58%. Grazie ad un lavoro di squadra e all’apporto fondamentale dell’ex assessore all’ambiente Claudio Schipsi, che è attualmente il consigliere delegato al turismo, siamo riusciti a raggiungere la percentuale del 78%. Quando c’è una progettualità tutta la comunità si impegna e grazie alla collaborazione di tutti e delle attività balneari siamo riusciti ad avere una eccellente raccolta differenziata”.
Quindi, quanti anni di lavoro ci sono dietro l’assegnazione della bandiera blu?
“Abbiamo proposto la prima candidatura nel 2019. Non è stata accolta, ma la Fee non ci ha spiegato le ragioni della mancata assegnazione. Ci siamo attivati e abbiamo risolto tutte le criticità, effettuando anche un percorso di educazione ambientale. Ci siamo iscritti a Eco School, abbiamo fatto vari incontri, non ci siamo fermati e continueremo a fare attività, affinché tutti i cittadini diventino responsabili”.
La bandiera blu è lungo tutto il litorale?
“Anche questo è stato un altro importante tassello. Potevo candidare solo un pezzo del litorale di Torino di Sangro, invece ho voluto la bandiera blu su tutti e sette i chilometri di costa. Avrei preferito essere escluso invece di avere un lungomare di serie A e un lungomare di serie B. La mia comunità è unica e voglio che resti unita. E quindi la mia candidatura è stata per tutti e sette i chilometri”.
Che significato ha la bandiera blu per Torino di Sangro?
“E’ un importante biglietto da visita per una località che non conosceva nessuno. Oggi mi arrivano messaggi
dall’Inghilterra, dall’Olanda e da altri luoghi del mondo da parte di chi non sapeva l’esistenza di questa
bomboniera della Costa dei Trabocchi. Per me è un onore vedere Torino di Sangro sulla stampa nazionale. E’ bello che se ne parli ed è bello che si parli dell’Abruzzo e della costa adriatica. Abbiamo un bellissimo mare, ma per
farlo conoscere bisogna lavorare. La bandiera blu non è un traguardo. Siamo solo al punto di partenza, perché come amministrazione comunale stiamo già pensando al
- Non dobbiamo fermarci, perché abbiamo questa Via Verde che è interrotta e per il cui completamente mi sono tanto speso. A breve inizieranno i lavori finanziati dalla Regione per la realizzazione della pista ciclabile sul nostro territorio e per il ponte di località Dragoni”.
Anna Bontempo (Il Centro)