
Scriviamo queste righe con il cuore pesante, amareggiati dalle scelte delle istituzioni che sembrano ignorare le esigenze dei cittadini e calpestare i principi della democrazia. A Vasto, una città che dovrebbe essere sinonimo di bellezza e opportunità, si sta procedendo senza ascoltare la voce di chi vive e respira questa terra. Un luogo unico, simbolo dell’eccellenza del surf in Italia, conosciuto nel mondo, una palestra naturale che permette dí vivere il mare nella maniera forse più intima e dove sono nate amicizie profonde e storie indimenticabili, sta per essere distrutto senza alcuna considerazione per il suo valore emotivo e culturale.
Ci lascia profondamente sorpresi vedere il sindaco promuovere gli sport acquatici nella manifestazione del primo giugno a Vasto Marina. Con quale credibilità può partecipare a un evento dedicato a queste discipline, dopo aver scelto di sacrificare uno dei luoghi simbolo del surf italiano, lo spot del Saraceno a Vignola? E’ stato tentato, in ogni modo, di far comprendere all’amministrazione comunale che era possibile – e doveroso – trovare una soluzione capace di conciliare le esigenze di tutti. Ma evidentemente, per questa amministrazione, alcuni interessi contano più di altri. Partecipare a eventi pubblici non basta a salvare le apparenze. Sarà la storia a giudicare le sue scelte.
La battaglia per il Saraceno non è finita e speriamo vivamente che il TAR valuti attentamente il ricorso e tenga conto del valore inestimabile che ha per tutti gli appassionati locali e non, la preservazione dei luoghi di questa baia, un vero e proprio monumento naturale, concedendo anche alle generazioni future la possibilità di godere di una delle onde adatte alla pratica del surf più belle d’Italia.
Il Litorale Vivo