
L’Anas deve restituire o pagare al legittimo proprietario i terreni espropriati per realizzare le rotatorie vicine al casello autostradale Vasto nord -Casalbordino. A deciderlo è stato il Tar di Pescara , a conclusione di una articolata vicenda processuale.
Sull’argomento, ieri, il quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, a firma di Paola Calvano, dedica un ampio servizio.
“Il Tar – si legge sul Centro – ha accolto il ricorso e le motivazioni presentati dagli avvocati Davide Pellegrino e Nicoletta Bracalante in difesa del titolare dei terreni sui quali sono state realizzate dall’Anas le rotatorie. Il Tribunale amministrativo ha dichiarato illegittimo e conseguentemente da annullare il decreto di esproprio perchè emesso tardivamente dall’Anas il 3 dicembre 2010.”
Annullata anche tutta la procedura espropriativa a partire dalla dichiarazione di pubblica utilità dell’opera, sulla particella di terreno del ricorrente.
” Proprio su quella particella”, spiegano gli avvocati Pellegrino e Bracalante dello studio legale Tascione di Vasto ” Anas in qualità di ente espropriante , ha realizzato due rotatorie vicine allo svincolo autostradale . Come sostenuto alla giurisprudenza amministrativa e alla Corte europea dei diritti dell’uomo”, spiegano i due legali “dall’inefficacia della dichiarazione di pubblica utilità e dall’illegittimità del decreto di esproprio emesso troppo tardi , deriva che la procedura costituisce un illecito di natura permanente che impone all’amministrazione espropriante di cessare l’occupazione senza titolo e restituire il terreno al legittimo proprietario previo ripristino della stato dei luoghi” .