domenica, Giugno 8

Montevecchio:”Vincoli a costruire solo dopo una indagine specifica”

Condividi

“Il vincolo di inedificabilità assoluta su Montevecchio và apposto solo nelle zone critiche, ma dopo una indagine fatta da ditte specializzate”.

L’assessore all’urbanistica e alla pianificazione territoriale Alessandro D’Elisa spiega al Centro quale è l’orientamento dell’amministrazione comunale rispetto alla situazione della bellissima collina che degrada verso il mare,  dove  sono ben visibili pali della luce inclinati, lesioni ai fabbricati, cordoli che si staccano dai marciapiedi, abbassamenti e rigonfiamenti di porzioni di terreno.

Il geologo Luigi Di Totto, incaricato dal Comune, è giunto alla conclusione che su Montevecchio andrebbe apposto il vincolo di “inedificabilità assoluta”. Cioè niente più costruzioni per evitare di aggravare la situazione di dissesto idrogeologico che sta creando tanti problemi alle abitazioni presenti, le quali presentano profonde crepe all’interno e all’esterno. Per l’assessore D’Elisa vanno fatti dei distinguo.

“Daremo incarico ad una ditta specializzata affinchè vengano fatte indagini su tutto il versante, con l’utilizzo di apposita strumentazione”, spiega il delegato all’urbanistica e alla pianificazione territoriale, “ la situazione di Montevecchio va garantita sotto l’aspetto idrogeologico  e di difesa del suolo, ma anche sotto l’aspetto della pianificazione prevista dal piano regolatore e dalle convenzioni in corso. Il geologo da noi incaricato ha redatto uno studio generale:  la volontà  dell’amministrazione comunale è quella di dare, con una delibera specifica, un atto di indirizzo agli uffici per avvalersi di ditte specializzate che possano fare delle indagini puntuali su tutto il versante, con l’utilizzo di apposita strumentazione. Questo ci consentirà di avere una valutazione empirica che ci permetterà  di ricostruire puntualmente quello che sta succedendo sulla collina di Montevecchio”. 

Insomma “zone rosse”, cioè di pericolosità elevata sono in alcune aree. Nelle altre (zone bianche”) sarà possibile continuare ad edificare. 

“A Montevecchio ci sono aree che non risentono del dissesto idrogeologico”, prosegue l’assessore D’Elisa, “su queste è possibile costruire facendo attenzione alla regimentazione delle acque che è fondamentale per un intervento edilizio.  Ma lo possiamo sapere solo facendo una indagine puntuale che potrà dire dove è possibile consentire l’edificazione. Abbiamo bisogno di dati certi e possiamo ottenerli solo con l’utilizzo di apposita strumentazione. Il punto di partenza è, in ogni caso, lo studio generale fatto dal geologo incaricato dal Comune”, conclude D’Elisa.

Che la bellissima collina di Montevecchio fosse particolarmente fragile è fatto noto. Nel 2022 la Regione Abruzzo, servizio difesa del suolo, ha invitato il comune di Vasto ad avviare le procedure di aggiornamento del Pai (piano di assetto idrogeologico) e le classi di pericolosità, e lo ha ribadito un anno dopo, nel 2023, dopo una serie di segnalazioni sul dissesto idrogeologico  pervenute soprattutto da Montevecchio dove abitano oltre 350 persone.

Per poter procedere  all’aggiornamento del piano di assetto idrogeologico l’amministrazione comunale ha dato incarico al geologo  Di Totto, il quale ha riconsegnato la sua relazione circa un anno fa.  Per Italia Nostra del Vastese,  l’unica strada da percorrere  è bloccare nuove costruzioni che andrebbero ad appesantire un territorio già particolarmente fragile.  Non è dello stesso avviso l’amministrazione comunale. 

Anna Bontempo (Il Centro)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.