lunedì, Giugno 9

Per Consiglio di lettura “Ventimila leghe sotto i mari” di Jules Verne

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Consiglio di lettura

Ventimila leghe sotto i mari

Autore: Jules Verne

Pagine: 496

Casa Editrice: Feltrinelli

Recensione:

Ventimila leghe sotto i mari di Jules Verne è un romanzo che affascina e incanta i lettori da più di un secolo. Pubblicato per la prima volta nel 1870, è una delle opere più celebri dell’autore francese, noto per la sua capacità di fondere la scienza con l’avventura e l’immaginazione. La storia, pur essendo un racconto d’avventura avvincente, offre anche riflessioni profonde sull’uomo, la natura e il progresso, risultando ancora attuale oggi. Il romanzo narra la storia del professor Pierre Aronnax, un esperto biologo marino, del suo fedele servo Conseil e di Ned Land, un audace cacciatore di balene, che vengono catturati a bordo di un misterioso sottomarino, il Nautilus, comandato dal geniale ma enigmatico Capitano Nemo. La loro avventura li porta a esplorare il fondo degli oceani, scoprendo mondi sommersi di straordinaria bellezza, pericoli inaspettati e creature misteriose. Lungo il viaggio, i tre protagonisti si troveranno a dover fare i conti con la solitudine, il potere, e il tormento interiore del Capitano Nemo, la cui personalità si rivela lentamente come un mix di genio, tragedia e follia.Ciò che rende questo romanzo particolarmente affascinante non è solo l’avventura, ma l’abilità di Verne di intrecciare conoscenze scientifiche con la narrativa. L’autore, infatti, compie ricerche approfondite sulle scoperte oceanografiche dell’epoca e le inserisce nel romanzo con una precisione quasi documentaristica. Nonostante molte delle teorie scientifiche di Verne siano oggi superate, la sua visione dell’oceano come un luogo inesplorato e misterioso, che nasconde mondi sconosciuti e affascinanti, è straordinariamente visionaria e stimolante. La descrizione dei paesaggi sottomarini, delle specie marine e delle tecnologie futuristiche del Nautilus sono esemplari di una scrittura che non è solo avvincente, ma anche educative per i lettori. Un altro aspetto fondamentale del romanzo è la figura di Nemo, un personaggio complesso e tormentato che incarna l’idea di una lotta tra l’individuo e la società, tra il desiderio di isolamento e il bisogno di confrontarsi con il mondo. Nemo è un uomo che ha scelto di vivere lontano dalla terraferma, nel silenzio e nell’oscurità del mare, dove è sfuggito dalla società che lo ha tradito. La sua personalità, segnata da un passato doloroso e da un odio profondo verso l’imperialismo, è uno degli aspetti più enigmatici e affascinanti del romanzo. La sua ambiguità morale, che lo rende sia un eroe che un antagonista, invita il lettore a riflettere sulla vendetta, sul potere e sulle conseguenze delle proprie azioni. Il viaggio attraverso gli oceani, pur essendo un’avventura straordinaria, diventa anche un viaggio interiore per i protagonisti, che affrontano i propri limiti, la paura dell’ignoto e la convivenza forzata con un uomo tanto affascinante quanto pericoloso. La tensione tra la curiosità scientifica e il pericolo che il Nautilus rappresenta cresce continuamente, con situazioni che spaziano dalla meraviglia pura alla minaccia di morte imminente. Ventimila leghe sotto i mari non è solo un romanzo d’avventura, ma anche una riflessione sul futuro dell’umanità, sulla nostra capacità di comprendere e rispettare la natura e sull’ambiguo rapporto tra scienza e morale. La tecnologia, che in altri contesti potrebbe sembrare un simbolo di progresso, nel Nautilus assume una connotazione più ambigua: se da un lato la sua potenza e perfezione sono straordinarie, dall’altro si legano alla figura di Nemo, che usa la sua invenzione per scopi personali, lontano da ogni controllo sociale.

La scrittura di Verne è caratterizzata da una narrazione fluida, mai noiosa, che sa dosare l’elemento scientifico con quello emotivo. Ogni capitolo è un invito a esplorare un nuovo mistero, un nuovo paesaggio, e la curiosità del lettore è alimentata continuamente, proprio come quella dei protagonisti, che si trovano di fronte a un oceano di possibilità inesplorate. In definitiva, Ventimila leghe sotto i mari è una lettura che sa unire l’avventura alla riflessione filosofica. È un viaggio che va oltre la mera esplorazione geografica, penetrando nei recessi più profondi dell’animo umano, in cui il mare non è solo un elemento naturale, ma anche simbolo di libertà, isolamento, e sconfinata immensità. Questo romanzo rimane una delle opere più affascinanti e profetiche di Jules Verne, capace di ispirare anche le nuove generazioni a guardare al mare, alla scienza e alla natura con occhi nuovi.

Allegra Linnea Amicarelli

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