mercoledì, Giugno 18

Vasto, una lettera di Carlo III nel nome di Rossetti

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“Sono rimasto piacevolmente sorpreso”. Francesco Paolo D’Adamo, architetto ed ex assessore comunale, commenta soddisfatto la lettera che gli è arrivata da Buckingham Palace, la residenza ufficiale di Re Carlo III. Una missiva “privata e confidenziale” che lui custodisce ora nel suo studio con la cura che si riserva a qualcosa di prezioso. 

“Gli scrissi a febbraio in occasione della visita in Italia del sovrano”, racconta D’Adamo, “gli mandai una lettera di benvenuto in virtù del legame che esiste tra l’Inghilterra e Vasto, città che diede i natali a Gabriele Rossetti, poeta, critico letterario e patriota che fu costretto all’esilio a Londra dove trascorse il resto della sua vita. Un legame importante che non bisogna dimenticare. 

Quando si parla della cultura in Abruzzo si citano solo  D’Annunzio,  Tosti, Cascella, Silone e  Flaiano,  però di Rossetti non  parla nessuno. Ecco la lettera che mandai a Re Carlo serviva proprio a questo,  a riannodare i fili della memoria. Come risposta mi sarei aspettato una cartolina, come quelle che vengono inviate a tutti, con l’immagine del sovrano e con la firma serigrafata. Invece mi hanno inviato una lettera “privata e confidenziale” , che ovviamente non ha scritto il re di suo pugno, ma una persona incaricata, in cui si parla dell’accoglienza ricevuta in Italia, manifestando piacere per quanto da me augurato”. 

D’Adamo ricorda che già nel 2008, quando ricopriva l’incarico di assessore alla cultura nella giunta dell’ex sindaco Luciano Lapenna,  avrebbe voluto scrivere a Carlo – che all’epoca era principe – per invitarlo a Vasto. Diciassette anni dopo ha messo tutto nero su bianco ed ha inviato la lettera senza aspettarsi nulla in cambio. 

“Naturalmente mi sono fatto aiutare dalla professoressa Anna Maria Fidelibus che ha utilizzato una forma corretta  e che nella missiva, a cui abbiamo dato la veste grafica più consona,  ha ricordato che sono stato assessore alla cultura”, aggiunge l’architetto, “confesso che sono rimasto piacevolmente sorpreso della risposta. E qui non posso non inserire una nota polemica: riesco a farmi scrivere dal Re di Inghilterra, ma non riesco ad avere alcuna attenzione da parte della mia città”, conclude D’Adamo. 

Anna Bontempo (Il Centro)

 

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