
“Rivedere o integrare l’attuale progetto che prevede a Vignola la realizzazione di barriere frangiflutti emerse con soluzioni innovative e sostenibili già sperimentate con successo in contesti simili”. Avanti Vasto, la lista civica di matrice socialista, scende in campo contro l’intervento che l’amministrazione comunale si accinge ad effettuare a nord del litorale, in una zona della costa soggetta ad erosione.
Lo fa con una interpellanza a firma del capogruppo Nicola Di Stefano che chiede di “valutare l’adozione di un progetto alternativo con barriere sommerse, in grado di coniugare la tutela del litorale con la salvaguardia dell’onda”.
Il punto è stato inserito all’ordine del giorno del consiglio comunale convocato il 30 giugno alle 15. E’ una presa di posizione destinata a suscitare polemiche quella della lista Avanti Vasto che apre una fronda all’interno della maggioranza. Il progetto approvato dalla giunta è stato redatto dall’ingegner Alessandro Mancinelli e prevede il posizionamento di barriere di rocce artificiali (frangiflutti) in una zona del litorale caratterizzata anche dalla unicità delle proprie onde, punto di riferimento per gli amanti del surf.
Il Comitato Litorale vivo – che nelle scorse settimane si è visto respingere la richiesta di sospensiva dal Consiglio di Stato – trova ora un alleato all’interno del centrosinistra.
“Il tratto di costa interessato al progetto presenta una conformazione naturale che genera un moto ondoso particolarmente apprezzato dalla comunità dei surfisti, contribuendo all’attrattività turistica dell’area”, spiega Di Stefano, “negli ultimi mesi si sono registrate numerose prese di posizione, iniziative e mobilitazioni da parte di cittadini, associazioni e comitati locali, volte alla tutela dell’ambiente marino e della costa, e contrarie alla realizzazione delle barriere emerse per il loro impatto paesaggistico e ambientale. Siamo consapevoli della necessità di intervenire per la protezione e la salvaguardia della costa dai fenomeni erosivi, ma auspichiamo che ciò avvenga nel pieno rispetto dell’ambiente e dell’habitat marino, attraverso soluzioni tecnicamente efficaci, ma sostenibili”.
Secondo il capogruppo di Avanti Vasto “la costruzione di frangiflutti emersi, pur finalizzata alla protezione del litorale, comporta un impatto paesaggistico significativo e altera la dinamica naturale delle onde, con ricadute negative su sport acquatici e relativi settori economici locali”.
Per Di Stefano “esistono soluzioni alternative, come le barriere sommerse, capaci di dissipare l’energia del moto ondoso proteggendo la costa, senza compromettere né il paesaggio né la qualità dell’onda; tali soluzioni sono già state adottate con successo in contesti simili, come nel Golfo del Messico e in diverse località costiere pugliesi, dimostrandosi efficaci sia dal punto di vista ambientale che ingegneristico”.
“Un progetto alternativo basato sull’utilizzo di barriere sommerse risulta già disponibile e potrebbe essere preso in considerazione”, aggiunge il consigliere, “anche solo per la parte dell’intervento non in prossimità di abitazioni, in sostituzione o come variante all’attuale configurazione progettuale”.
Da qui la richiesta “di avviare un confronto pubblico e tecnico per valutare l’adozione del progetto alternativo con barriere sommerse, in grado di coniugare la tutela del litorale con la salvaguardia dell’onda”.
Anna Bontempo (Il Centro)