Un insegnante di un istituto superiore del medio vastese ha dovuto far ricorso alla Corte d’ appello per ottenere l’annullamento di una sanzione disciplinare che le era stata data. Il ricorso in appello della docente ha ottenuto il placet della Corte aquilana che ha annullato la sanzione disciplinare che le era stata comminata, ritenendo non attendibile la versione di tre studenti che l’avevano accusata di comportamenti scorretti.
A scriverlo, stamane, sulla pagina di Vasto del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, è la collega Paola Calvano.
La sentenza è stata emessa grazie anche alla preziosa testimonianza di un collaboratore scolastico, ha scardinato il disegno “accusatorio” elaborato dai tre alunni e che era stato avallato dalla dirigente dell’istituto superiore del Medio Vastese, teatro della vicenda.
Tutto è iniziato quando R.C. , supplente di Motoria, ha negato ad una studentessa di uscire dall’aula per andare in bagno . In difesa della ragazza è intervenuto il rappresentante di classe. Poco dopo i due giovani sono usciti dall’aula insieme ad un terzo studente .Anzichè andare in bagno, la ragazza e i due compagni di classe hanno raggiunto gli uffici della dirigenza scolastica per protestare contro la docente. L’insegnante nel rincorrerli si era anche infortunata. La dirigente scolastica non ritenuto di dover prendere alcun provvedimento disciplinare nei confronti dei tre studenti. La docente era invece passata dalla parte del torto. Provvidenziale per lei è stata la testimonianza di un collaboratore Ata che era seduto vicino all’aula in cui l’insegnante stava facendo supplenza. Le sue dichiarazioni hanno scagionato la professoressa e smascherato l’escamotage dei tre ragazzi per lasciare l’aula.
Ulteriori dettagli sulla vicenda li trovate stamane sul quotidiano dell’Abruzzo Il Centro.