
L’obiettivo di Nicolino Torricella, quando un anno e mezzo fa venne eletto presidente del Consorzio di bonifica sud di Vasto, era quello di far ridiventare l’ente protagonista del territorio e all’altezza del ruolo fondamentale di riferimento per l’agricoltura e non solo.
A scriverlo, ieri, sulla pagina di Vasto del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, è la collega Paola Calvano.
Di passi avanti Torricella ne ha fatti tanti. Tanti sono anche i progetti. Ma ad ostacolare i progetti e i programmi del consorzio sono i debiti pregressi. Negli uffici di via Sant’Antonio Abate continuano ad arrivare richieste di pagamenti relativi a molti anni fa. In questo modo è impossibile fare investimenti.
Il presidente non riesce a dare agli agricoltori adeguate risposte sulla manutenzione. Gli arretrati stanno diventando una zavorra.
” Siamo penalizzati dal passato. Abbiamo assoluto bisogno della Regione per individuare una soluzione al problema “.
Il 2024 e i primi sei mesi del 2025 non sono stati un periodo facile per il Consorzio.
Nel 2024 la siccità è stato il grande problema che ha creato non pochi disagi ai consorziati. Quest’anno l’acqua nella diga c’è ma ci sono anche tanti conti da pagare.
”Subito dopo la nomina “, ricorda Torricella ” con il comitato esecutivo abbiamo iniziato una nuova strada con l’obiettivo di far tornare il Consorzio protagonista del territorio e all’altezza del ruolo fondamentale di riferimento per l’agricoltura. Ogni azione è stata fatta nella massima trasparenza coinvolgendo la comunità e le istituzioni. Stiamo cercando di liberare i canali e i fossi per evitare alluvioni ma è un’impresa. Non possiamo permetterci di sistemare le strade ( tante le richieste che arrivano da contrada Buonanotte ) perchè l’ente deve pagare i debiti pregressi . Si tratta di cifre importanti. Si parla per esempio, di 8 milioni di arretrati con le società elettriche. La crisi del passato è diventato un grosso ostacolo. E’ necessario l’intervento delle istituzioni . Nonostante le ripetute richieste d’aiuto nessun rappresentante politico pare essersi fatto avanti . Non è stato fornito nessuno strumento di supporto operativo La crisi pregressa richiede interventi urgenti e coordinati . Ogni decisione tecnica viene lasciata all’Ente che si trova a dover gestire una situazione per nulla facile e che sta facendo infuriare gli agricoltori. Servono soluzioni, l’obiettivo è fare sempre meglio, individuando le giuste soluzioni ad ogni problema, al momento opportuno e con il supporto delle professionalità di cui l’ente gode, ma i debiti pregressi si stanno rivelando un ostacolo dannoso, affatto semplice da gestire”.