
Da Giuseppe Tagliente, ex sindaco di Vasto, riceviamo e pubblichiamo.
“A dispetto del suo nome il direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Mauro Palmieri, è tutt’altro che palmare, aperto, visibile. Se ne sta chiuso e muto nel suo ufficio collinare, indifferente a tutto ciò che accade a valle del suo feudo sanitario.Cu è surdu orbu e taci campa cent’anni ‘n paci: l’antico adagio siciliano sembra essere la massima a cui impronta l’attività gestionale della asl più importante d’Abruzzo.
La ragione dello splendido isolamento a cui s’e condannato non è chiara e c’è chi la spiega con la volontà di evitare la sovraesposizione dell’immagine, che fu uno dei motivi dell’antipatia suscitata dal predecessore, e chi ritiene che risieda nella consapevolezza acquisita di non poter fare più del minimo garantito lasciando alla Regione, al deficit di cassa, al caso ed al buon Dio il compito di decidere per lui.
Ci si aspettava sinceramente altro da questo manager chiamato a sostituire Schael e una diversa sensibilità, una maggiore disponibilità nei riguardi del personale sanitario e delle organizzazioni sindacali, una capacità di interlocuzione con il territorio e con i sindaci per il raggiungimento di obiettivi minimi ma essenziali al fine di restituire un po’ d’ossigeno alla sanità pubblica.
Per eliminare soprattutto quelle sacche di zavorra, che sono le cause prime del disastro della sanità, senza ricorrere al rito orgiastico dei tagli indiscriminati che penalizzano ulteriormente i cittadini ma puntando ad una seria razionalizzazione ed ottimizzazione dei livelli e dei servizi di assistenza. L’annunciato taglio dei 35 Operatori Socio Sanitari (O.S.S.) in servizio a tempo determinato ne è l”ennesima prova perchè non porterà a nessun risparmio ma provocherà la paralisi di tutto il sistema ospedaliero, a cominciare dal presidio di Vasto, e fors’anche l’accorpamento dei reparti.
Esattamente come il taglio di altro personale come quello addetto al facchinaggio ed alla manutenzione. Che ne pensa il direttore?
Ce lo dica perchè a far quadrare i bilanci come intende lui sarebbero capaci tutti”.
Giuseppe Tagliente