domenica, Agosto 3

Come fermare la corrosione dei metalli? Che cos’è e come funziona

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La corrosione dei metalli è un fenomeno dannoso per le strutture, i manufatti e gli impianti. Durante le fasi iniziali è del tutto invisibile, per poi avanzare man mano fino a quando non causa un effetto domino da non sottovalutare. Approfondiamo l’argomento per capire come si sviluppa e quali strategie adottare per prevenirla.

Come fermare la corrosione dei metalli?

Fermare il processo corrosivo dei metalli è possibile, seppur non significhi bloccarlo bensì rallentarlo e tenerlo sotto controllo. Il deterioramento è naturale e inevitabile per alcuni materiali esposti in determinati ambienti. Per questo motivo sono state progettate e messe a punto delle soluzioni professionali atte a prolungare la vita utile dei metalli, riducendo i danni. 

Una delle strategie principali è la protezione passiva, ovvero l’applicazione di uno strato fisico che isola il metallo dall’ambiente esterno. Lo stesso può essere realizzato tramite verniciature, rivestimenti o pellicole protettive. Tra i trattamenti maggiormente utilizzati e moderni spicca la verniciatura a polvere, una tecnica che utilizza polveri termoplastiche o termoindurenti applicate elettrostaticamente, e successivamente, polimerizzate in forno. Il procedimento è atto a formare uno strato spesso, uniforme, esteticamente gradevole e resistente, che aderisce perfettamente al metallo, offrendo una protezione meccanica e chimica.

Oltre alla tecnica di cui sopra, esistono altre soluzioni quali:

  • la zincatura: applicazione di zinco su acciaio per creare una barriera anticorrosione; 
  • l’anodizzazione: specifica per l’alluminio, aumenta la resistenza all’ossidazione; 
  • la nichelatura chimica

In ambito industriale, si usano altresì degli inibitori chimici, ovvero sostanze che rallentano le reazioni di ossidazione.

La scelta del trattamento adatto si valuta in base al tipo di metallo, dall’ambiente in cui si troverà e dalle sollecitazioni a cui sarà sottoposto. 

Cosa corrode i metalli?

La corrosione è un processo di tipo elettrochimico, che si verifica nel momento in cui un metallo reagisce con l’ambiente circostante. L’ossidazione porta alla formazione di alcuni composti (tra cui gli ossidi) che possono deteriorare le superfici metalliche. 

Gli agenti che attuano il processo possono essere di origine naturale o artificiale. Tra questi troviamo i seguenti:

  • l’umidità combinata con ossigeno e anidride carbonica;
  • l’acqua salata con una forte presenza di cloruri;
  • l’inquinamento atmosferico e la formazione di piogge acide;
  • gli agenti chimici industriali, presenti in ambienti di produzione e trattamento. 

Oltremodo le variazioni di temperatura possono accelerare il processo di corrosione, favorendo l’espansione di microfessure o condensazione.

Quali sono i metalli soggetti a corrosione?

Non tutti i metalli reagiscono allo stesso modo alla corrosione, alcuni possono essere maggiormente soggetti e vulnerabili. Tra questi troviamo:

  • il ferro e l’acciaio al carbonio, che si ossidano rapidamente se a contatto con l’aria e l’acqua;
  • il rame, capace di corrodersi in presenza di umidità acida o agenti solforati;
  • lo zinco, si potrebbe deteriorare in ambienti alcalini o acidi;
  • piombo e stagno, seppur abbiano una certa resistenza potrebbero danneggiarsi in condizioni estreme.

In generale, i metalli maggiormente reattivi, secondo la serie elettrochimica, sono oltremodo quelli suscettibili alla corrosione. 

Quali sono i metalli che non si corrodono?

Sebbene nessun metallo sia completamente immune alla corrosione, alcuni materiali mostrano una elevatissima resistenza attraverso la formazione spontanea di uno strato protettivo sulla superficie. Gli stessi sono passivi e impediscono ulteriori reazioni con l’ambiente, garantendo una durata maggiore seppur in condizioni difficili.

Tra questi citiamo i seguenti:

  • l’alluminio è in grado di formare naturalmente uno strato sottile di ossido che lo protegge;
  • l’acciaio inossidabile, attraverso un contenuto di cromo (almeno il 10,5%) reagisce all’ossigeno creando una pellicola invisibile e resistente;
  • il titanio è leggero e resiste alle condizioni critiche;
  • il nichel e leghe di nichel, considerate eccellenti per contrastare le sostanze chimiche aggressive;
  • l’oro e il platino, dei metalli nobili che non reagiscono facilmente se a contatto con alcuni elementi. 

I metalli di cui sopra sono ideali in contesti in cui la durata e l’affidabilità sono elementi prioritari, seppur siano maggiormente costosi. 

Prevenire la corrosione con i trattamenti: i vantaggi

L’investimento in procedimenti professionali atti alla protezione dei metalli è richiesta nella maggior parte dei settori o ambiti. Per questo motivo è determinante rivolgersi ad esperti del settore, per poter ottenere un trattamento anticorrosione che possa ridurre i costi di manutenzione, di riparazione o sostituzione. Tra i vantaggi principali spicca la sicurezza, un fattore da non sottovalutare. Le strutture metalliche compromesse dalla corrosione possono cedere o diventare instabili, creando una serie di rischi concreti per le persone. Di conseguenza è obbligatorio proteggere preventivamente le superfici onde evitare incidenti o danni irreversibili. 

Per quanto riguarda il punto di vista economico, un trattamento consente di ottimizzare gli investimenti nel tempo. Una manutenzione periodica abbinata a una protezione professionale, permette di ridurre gli interventi straordinari e i costi

Tali soluzioni promettono oltremodo un’attenzione all’estetica di alto livello. Un metallo ossidato trasmette una sensazione di degrado e incuria, mentre una superficie trattata migliora l’immagine e la qualità percepita. 

Una scelta eccellente consente di ottenere delle prestazioni elevate e un impatto visivo professionale.

Quando la ruggine diventa pericolosa?

La ruggine è un segno evidente della corrosione dei metalli, in particolar modo del ferro. Nel momento in cui compare, non si dovrebbe pensare alla sola estetica bensì alla sicurezza dell’elemento stesso. Se il processo non viene fermato potrebbe progredire in profondità.

Nello step iniziale, la ruggine appare come una colorazione arancione o bruna. In questa fase è possibile intervenire con dei trattamenti di rimozione e protezione. Se viene trascurata, può penetrare all’interno del materiale, indebolendone la struttura e compromettendone la funzionalità.

In contesti industriali o civili, la ruggine può causare rotture improvvise, perdite nei sistemi idraulici, crolli strutturali o cortocircuiti nei sistemi elettrici. Il danno economico si aggiunge alla pericolosità e danni a persone e cose. 

Particolarmente critiche sono le situazioni in cui la corrosione si sviluppa in punti nascosti, quali le giunzioni, le saldature o gli interstizi. In un contesto di questo tipo, il danno potrebbe avanzare silenziosamente fino a raggiungere un punto di rottura.

È quindi determinante  monitorare regolarmente lo stato dei metalli esposti, adottare dei piani di manutenzione preventiva e intervenire tempestivamente ai primi segni di ruggine. La prevenzione, ancora una volta, si dimostra la scelta più sicura ed efficace.

 

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