venerdì, Agosto 8

Casalbordino, il Comune vince 33 contenziosi per bungalow abusivi e da demolire

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Non si è ancora chiusa la vicenda del campeggio Macondo di Casalbordino, dove 109 bungalow dovranno essere abbattuti in quanto ritenuti abusivi con successiva acquisizione dell’area al patrimonio comunale. Sono circa 29 i ricorsi ancora pendenti, di cui 11 sono andati in discussione il 29 luglio al Consiglio di Stato e sono in attesa della sentenza, mentre per altri 18 ricorsi il Tar ha rinviato la discussione al 2026.

I contenzioni definiti – ben 33 – sono stati vinti dal Comune davanti ai magistrati di Palazzo Spada che hanno ribaltato le sentenze del Tribunale amministrativo regionale  e condannando i cittadini proprietari delle casette alla demolizione e al pagamento delle spese legali.  Al centro del contenzioso ci sono le ordinanze di demolizione del comune di Casalbordino –  emesse dopo l’ispezione dei Nas –  e il pagamento della sanzione di 20mila euro contestata ad ogni singolo proprietario.  

La vicenda legale è iniziata quattro anni fa. Nel 2021 i Nas, nel corso di un controllo, avevano riscontrato irregolarità edilizie nel campeggio.  In seguito alla ispezione dei militari dell’Arma, il Comune aveva notificato a ogni singolo proprietario le ordinanze di demolizione. Dai successivi controlli, eseguiti da carabinieri e polizia locale, era emerso che solo alcuni avevano ottemperato procedendo all’ abbattimento delle strutture. Per questo, il successivo passo degli uffici comunali era stato quello di irrogare sanzioni da 20mila euro a chi non aveva rimosso i bungalow. I destinatari delle ammende avevano inoltrato ricorso ai giudici amministrativi ed il Tar aveva dato loro ragione  condannando  il Comune a pagare 2500 euro di spese legali per ogni ricorrente.

L’amministrazione comunale a quel punto aveva  fatto  appello al Consiglio di Stato che ha ribaltato la sentenza di primo grado,   condannando i cittadini alla demolizione delle casette  e al pagamento di 4mila euro di spese legali, più gli accessori di legge.

“Il Comune ha vinto già 33 cause al Consiglio di Stato”, commenta il sindaco Filippo Marinucci, “restano da definire altri 29 ricorsi che, alla luce delle sentenze già emesse, non potranno che essere favorevoli per l’ente, il cui operato è stato ineccepibile”. 

Secondo i cittadini che hanno fatto ricorso al Tar e poi al Consiglio di Stato l’azione  amministrativa però non è stata tempestiva, essendo scaturita  solo in seguito  ai controlli dei Nas.

“Nel 2021 improvvisamente si sono accorti che il campeggio, in piena attività da più di vent’anni, era abusivo”, sostiene uno dei ricorrenti che si è rivolto alla redazione del Centro, “a quel punto invece di prendersela con i proprietari del campeggio che hanno commesso gli abusi edilizi hanno emesso una sanzione di 20mila euro a famiglia per le irregolarità urbanistiche riscontrate.  Abbiamo fatto ricorso al Tar che ci ha dato ragione annullando la sanzione, ma il Comune ha proposto appello al Consiglio di Stato che ha ribaltato la sentenza dando ragione all’ente.  Chi ha perso al Consiglio di Stato sta pagando quasi 7000 euro di spese legali”. 

Anna Bontempo (Il Centro)

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