Se stai per leggere Madame Bovary di Gustave Flaubert, preparati a entrare in un romanzo che ha segnato profondamente la storia della letteratura. Pubblicato per la prima volta nel 1857, il libro suscitò grande scandalo e attirò un processo per immoralità. Eppure, proprio questo dibattito dimostra quanto l’opera fosse rivoluzionaria per l’epoca — e lo è ancora oggi. A prima vista, la storia potrebbe sembrare semplice: Emma Bovary è una giovane donna che sogna una vita fatta di passioni travolgenti, lussi raffinati e grandi emozioni, ma si ritrova intrappolata in una realtà molto più grigia, sposata con un uomo che non ama e confinata in una provincia che trova soffocante. La sua insoddisfazione la spinge a cercare vie di fuga, dapprima nei romanzi sentimentali, poi negli amanti, e infine nel consumo e nello sperpero.
Ma nessuna di queste strade riesce davvero a colmare il vuoto interiore che la tormenta. Leggendo il romanzo, ti accorgerai che Flaubert non prende mai posizione in modo esplicito. Non giudica Emma, né la giustifica. La osserva. Con uno stile estremamente preciso, quasi chirurgico, l’autore costruisce un ritratto psicologico che non cerca di rendere il personaggio simpatico, ma vero. E proprio per questo colpisce tanto. Emma è una donna piena di contraddizioni: fragile ma caparbia, vittima ma anche responsabile delle sue scelte. In lei possiamo riconoscere l’eterna tensione tra desiderio e realtà, tra ciò che vorremmo essere e ciò che siamo davvero. Il romanzo è anche un’accusa sottile ma efficace alla società borghese del tempo, con le sue ipocrisie, le sue apparenze e la sua mediocrità.
Ogni personaggio, da Charles Bovary al farmacista Homais, è rappresentato con un’ironia lucida, a volte amara. Ma ciò che rende Madame Bovary davvero straordinario è la scrittura: Flaubert credeva nel “mot juste”, cioè nella parola esatta, e ha lavorato con maniacale attenzione per costruire ogni frase. Leggerlo oggi significa confrontarsi con una prosa elegante, ritmica, spesso poetica, che va assaporata con calma. Un consiglio pratico: non leggere Emma solo come una donna in cerca d’amore. Il suo dramma è più universale. È il dramma di chi si sente intrappolato in una vita che non corrisponde ai propri sogni, di chi cerca senso e bellezza e trova invece routine e disillusione. In questo, Emma Bovary può parlare ancora a lettori e lettrici moderni, di ogni età. Prenditi il tempo per riflettere sui temi che emergono durante la lettura: il ruolo delle donne, la critica alla società, l’importanza delle illusioni. Non aver paura di fermarti, di rileggere, di sottolineare. Non è un libro da “divorare”, ma da gustare, da interrogare, e forse anche da mettere in discussione. Alla fine, che tu provi empatia, rabbia o compassione per Emma, Madame Bovary non ti lascerà indifferente. Ed è proprio questo che fanno i grandi romanzi.
Consiglio di lettura
Madame Bovary
Autore: Gustave Flaubert
Pagine: 471
Casa editrice: Mondadori
Allegra Linnea Amicarelli