Ieri i giovani democratici hanno rilanciato la preoccupazione dei sindaci del territorio sulla fuga dei ragazzi. Oggi, sull’argomento, l’Assessore Regionale Tiziana Magnacca ha replicato.
“Non mi risultano report che indichino una fuga in massa da Vasto e dal Vastese di uomini e donne, siano essi in cerca di lavoro o per motivi di studio.
Comprendo, da cittadina che vive sulla costa ed è originaria dell’alto Vastese, le riflessioni dei miei ex colleghi sindaci che evidenziano lo spopolamento delle aree interne.
Spopolamento che non è storia di oggi ma dovuto a una serie di fattori come il conseguente invecchiamento demografico e il declino della natalità, che portano alla perdita del patrimonio culturale e al degrado del territorio. Il mondo del lavoro offre opportunità per tutti. A dirlo sono i dati statistici sul fronte occupazionale e le ricerche di mercato. C’è un continuo mis match tra imprese e chi è alla ricerca di lavoro: un ruolo rilevante è svolto dai Centri per l’impiego che si pongono come punto di incontro tra domanda e offerta.
Registro, infatti, da parte delle aziende industriali, edili e artigianali la richiesta di figure specializzate. Il mercato del lavoro in Abruzzo cerca figure professionali che non si riescono a trovare. Vengono richiesti saldatori, tornitori, idraulici, meccanici, piastrellisti, elettricisti e manutentori specializzati. Nel nostro territorio si conta anche la grave carenza di laureati in ingegneria, medicina e per tutte le materie STEM che le università abruzzesi non riescono a soddisfare.
La politica regionale è attenta a questi fenomeni attraverso una serie di interventi per sostenere lavoro, formazione e istruzione.
Nel solo biennio 2023/2024 sono stati stanziati incentivi per il lavoro che ammontano a 10 milioni di euro e altri 10 milioni attraverso i fondi FSE, in corso di approvazione, destinate proprio alle aree interne per incentivi alle microimprese e altri 3 milioni euro per la formazione destinate alle imprese.
Utilizzati 20 milioni di euro con il programma Gol, previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, per riqualificare i servizi di politica attiva del lavoro.
C’è spazio per tutti quelli che vogliono lavorare, ma il mercato richiede sempre meno operai non qualificati. Occorre, quindi, specializzarsi e formarsi.
Ci sono opportunità di lavoro così come per i nostri universitari, che possono frequentare i corsi negli atenei abruzzesi, a meno che non si voglia andar via per scelta personale.
Voglio infine ricordareche per favorire gli studenti del Vastese è stata attivata una linea diretta a mezzo autobus con L’Aquila.
Sicuramente per le aree interne c’è ancora molto da lavorare per restituire, rispetto alla costa, parità di condizioni di accessibilità nei servizi e nella viabilità. Il processo è lungo ed è anche di natura culturale, sociale ed economico.
Tutto questo non sarà di certo risolto solo con gli incentivi, ma attivando un processo di cambiamento dei presupposti delle condizioni di vita”.