
Si registrano poche iscrizioni all’asilo nido Stella Maris di Vasto Marina che il Comune ha dato in gestione alla cooperativa Gialla di Guidonia Montecelio, in provincia di Roma. Sono attualmente 12 i bambini che frequentano la struttura riaperta l’8 settembre, mentre le iscrizioni sono 15 a fronte di una capienza massima di 40. A scoraggiare le famiglie – alcune delle quali si sono rivolte ai nidi privati – sono le rette troppo alte, aumentate fino al 70%.
Per incentivare le iscrizioni e venire incontro alle mamme lavoratrici il Comune ha stabilito l’erogazione di contributi mensili da un minimo di 80 ad un massimo di 120 euro. I moduli per presentare la domanda sono disponibili presso l’ufficio pubblica istruzione del Comune o scaricabili dal sito www.comune.vasto.ch.it alla sez. “avvisi pubblici”. I contributi verranno concessi alle famiglie residenti che usufruiscono degli asili nido comunali (Tana dei cuccioli, San Paolo e Stella Maris), e che per tale servizio sostengono una spesa mensile pari o superiore a 500 euro mensili. L’ammontare del contributo sarà erogato mensilmente e quantificato, in base alle fasce di reddito di appartenenza, tenuto conto dell’Isee.
I contributi – fanno sapere dal Comune – sono determinati sulla frequenza full time (9 ore), mentre per la frequenza parziale (6 ore), gli stessi saranno concessi con una decurtazione pari al 20%. Verranno liquidati mensilmente agli interessati previa verifica delle presenze mensili dei bambini (numero minimo 15 giorni) e della regolarità del pagamento delle rette per tutta la durata dell’anno scolastico. Nei giorni scorsi forti erano state le polemiche per l’aumento delle rette all’asilo nido Stella Maris, passate da 250 a 450 euro per il part time e da 320 a 520 euro per il tempo pieno. I genitori hanno protestato. “La retta è proibitiva e totalmente fuori mercato”, avevano rimarcato le famiglie nei vari incontri avuti con l’amministrazione comunale. Critiche anche dal gruppo consiliare di Fratelli d’Italia. Secondo Vincenzo Suriani, Francesco Prospero e Guido Giangiacomo “l’asilo nido comunale rischia di chiudere per colpa delle scelte improvvisate e poco trasparenti dell’amministrazione comunale”.
Per il sindaco Francesco Menna e l’assessore alla pubblica istruzione, Paola Cianci invece “l’aumento delle tariffe è stato motivato dalla cooperativa come una misura indispensabile per assicurare la sostenibilità economica del servizio”.
Anna Bontempo (Il Centro)
(foto tratta dalla pagina Facebook del Comune diVasto)