
“Se vogliamo costruire una Europa ed un Paese che sappiano rispondere alle grandi sfide del nostro tempo dobbiamo raccogliere le indicazioni, i suggerimenti e anche le critiche che arrivano dai ragazzi e dalle ragazze”.
Pina Picierno, Pd, vice presidente del Parlamento europeo indica la strada da seguire per costruire una “Europa più accogliente”. L’occasione è il convegno Areasud, promosso dal sindaco di Vasto e presidente della Provincia, Francesco Menna e dal segretario del Pd, Antonio Boschetti. Due giornate di confronto, nella saletta di Palazzo D’Avalos, sul futuro dell’Europa e sul ruolo strategico dell’Italia.
Quali politiche bisogna mettere in atto per evitare che i giovani vadano via dall’Italia e dal Mezzogiorno?
“Tanto per cominciare dobbiamo ascoltarli”, risponde l’europarlamentare, “come dico sempre una politica che non è in grado di recepire le aspettative o le critiche è una politica che non fa fino in fondo il proprio dovere. Quindi dobbiamo ascoltarli perché dalle loro voci arrivano molto spesso indicazioni precise. E’ chiaro che i ragazzi e le ragazze ci chiedono di avere una vita nella quale sia possibile rispettare i diritti fondamentali. Che sono quelli al lavoro, alla istruzione, ad avere una casa, a vivere una vita dignitosa, ed il problema del nostro Mezzogiorno è che troppo spesso per associare la parola dignità alla parola vita si è costretti ad immaginare un futuro altrove. E questa cosa è molto dolorosa ed inaccettabile. Noi abbiamo bisogno di rendere il nostro Mezzogiorno e il nostro territorio pienamente accogliente per le ragazze e i ragazzi. Un’ Europa che deve diventare più accogliente deve recepire in maniera molto più concreta le indicazioni che arrivano dai giovani del nostro Paese. Se vogliamo costruire un’Europa ed un paese che sappiano rispondere alle grandi sfide del nostro tempo dobbiamo raccogliere le indicazioni e i suggerimenti, ma anche le critiche che arrivano dai ragazzi e dalle ragazze. Credo che questa sia la strada giusta”.
In questi giorni sono tante le manifestazioni per il popolo palestinese. Cosa può fare l’Europa?
“L’Europa deve svolgere un ruolo che finora non ha svolto pienamente. Io dico sempre che è importante sottolineare le tante cose che siamo capaci di fare, ma bisogna anche dire senza ambiguità quando non siamo stati all’altezza della sfida. Nel caso di Gaza è evidentemente così, per tante ragioni. Finalmente è arrivata una indicazione precisa da parte del Parlamento europeo che la settimana scorsa ha approvato una mozione. Sono arrivate parole più chiare da parte della presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen in merito alla necessità di avere finalmente sanzioni contro il governo di Netanyahu, come l’interruzione dei rapporti bilaterali, dei rapporti commerciali, la sospensione dell’accordo tra Unione Europea ed Istrale. Ora però è indispensabile che queste decisioni vengano ratificate dai governi degli stati membri e ci si muova in maniera spedita verso queste necessarie conclusioni”.
Anna Bontempo (Il Centro)