“La possibilità di conservare la destinazione commerciale c’è, non è affatto scontato che dalla Galleria De Parma vadano via i negozi e le attività attualmente presenti”. Teodoro Melle, uno dei proprietari della storica struttura nel cuore pulsante del vecchio borgo, a due passi dalla cattedrale di San Giuseppe, interviene dopo la notizia pubblicata dal Centro sulla messa in vendita dell’immobile ed in particolare sulla eventualità che possa cambiare destinazione d’uso, trasformandosi in struttura ricettiva (hotel e B&B) o in residenze private come indicato nell’avviso dell’agenzia immobiliare Gabetti. Il prezzo per l’acquisto è stato fissato in 750mila euro.
“Si tratta di due proposte, ma con una offerta adeguata ci sarebbe la possibilità di conservare la destinazione commerciale”, dice Melle, che ripercorre tutte le tappe della nascita della Galleria, realizzata alla fine degli anni Settanta attraverso la ristrutturazione di un palazzetto nobiliare di proprietà della coppia Giuditta De Benedictis e Temistocle D’Ettorre. Una novità per quel periodo, accolta con favore dalla cittadinanza.
“Gli affreschi sono ancora presenti”, aggiunge il proprietario, “non sono stati danneggiati. Si è trattato di una ristrutturazione e non di una demolizione”.
Nella Galleria De Parma – 700 metri quadri coperti e 315 metri quadri di aree scoperte – sono presenti attualmente diverse attività che hanno un contratto di locazione. L’immobile si sviluppa su due livelli collegati tra di loro attraverso una gradinata interna: al piano terra ci sono un bar e una vineria, al primo piano ci sono una oreficeria e una argenteria, un negozio di parrucchiere e una sartoria. Nelle scorse settimane ha chiuso i battenti “Melle in galleria”, storico negozio di abbigliamento che per 37 lunghissimi anni ha accompagnato la vita di intere generazioni. Il discorso scivola, inevitabilmente sul centro storico di Vasto, sempre più spopolato e in affanno.
“Nel corso di questi anni sono state messe in atto politiche che hanno letteralmente desertificato il centro storico rendendolo inaccessibile e costoso”, conclude Melle, “distruggendo una importante realtà commerciale ed economica”.
La notizia della vendita della storica Galleria De Parma ha destato curiosità ed interesse in città. La speranza, espressa anche da alcune associazioni di categoria, è che possa continuare ad ospitare negozi ed attività commerciali, come ha fatto in questi anni, ma la realtà dell’antico borgo è fatta anche di saracinesche che si abbassano definitivamente. Molte le attività storiche che hanno chiuso i battenti in questi ultimi tempi, alcune dopo 80 anni di servizio alla clientela.
Anna Bontempo (Il Centro)