lunedì, Ottobre 6

Presentato a Vasto “Intrecci di memoria” di Palmerini: testimonianze di “italianità” e “abruzzesità” nel mondo

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Intrecci di memoria, l’ultimo libro di Goffredo Palmerini uscito lo scorso luglio per le Edizioni One Group, è stato presentato a Vasto, alla presenza di un qualificato pubblico, presso l’elegante Sala della Cornice della Pinacoteca di Palazzo d’Avalos. L’evento, promosso dalla Società Vastese di Storia Patria “Luigi Marchesani” con il patrocinio del Comune, ha visto la partecipazione dell’assessore alla cultura Nicola Della Gatta, dei relatori Federico Gentilini (presidente del progetto culturale Educals), Gabriella Izzi Benedetti (presidente della Società Vastese di Storia Patria), Giorgio Di Domenico (direttore di Vasto Domani storico “giornale degli abruzzesi nel mondo”).
La lettura di alcune pagine del libro è stata affidata alla brava Simona Cieri.

Ha aperto l’evento l’assessore Della Gatta, che ha portato il saluto della Municipalità e calorosamente accolto Goffredo Palmerini complimentandosi per la scelta dei contenuti e la profondità degli argomenti trattati nel volume. Poi è stata la volta di Gabriella Izzi Benedetti che ha presentato l’autore citando la sua ricca biografia e suoi tanti interessi. A seguire Federico Gentilini con la vasta formazione culturale e la sua innata capacità comunicativa si è soffermato a lungo sul concetto di “identità”. Concetto poi ripreso da Palmerini su sollecitazione delle domande di Giorgio Di Domenico. L’autore ha illustrato in più passaggi il concetto di “identità” degli italiani nel mondo, la difficile integrazione nei paesi stranieri, il riscatto della seconda e terza generazione. Ed ha anche sottolineato il desiderio di quest’ultima di riscoprire orgogliosamente le radici italiane. Tutte riflessioni basate su esperienze concrete vissute presso le numerose comunità italiane all’estero.Una presentazione veramente piacevole, in cui in ogni parola si respirava abruzzesità pura, arricchita anche dalla lettura da parte di Simona Cieri di alcune pagine del libro che parlavano della Perdonanza e della figura di Celestino V.

Ma per dare maggiore contezza sull’alto pregio di “Intrecci di memoria” di Goffredo Palmerini conviene sfogliare le prime del libro e leggere il giudizio di chi ha fatto una lettura approfondita del testo. A seguire quindi abbiamo il giudizio dell’Editore, dell’autore della Presentazione, dell’autore della Prefazione, infine la biografia di Palmerini.

“Un libro che è molte cose: diario del presente, archivio di memoria, mappa di emozioni – scrive Francesca Pompa, presidente One Group, nel risvolto di copertina. – In queste pagine, Goffredo Palmerini intreccia cronache, testimonianze e ritratti con l’eleganza narrativa di chi conosce il valore della parola scritta e della storia vissuta. Dal cuore dell’Abruzzo ai teatri del mondo, la sua scrittura restituisce voce a luoghi, volti e memorie spesso dimenticati. Con sguardo lucido e affettuoso, l’autore attraversa un anno di eventi e incontri, rendendo omaggio a una coralità italiana che non ha confini. Ne emerge una costellazione umana e culturale in cui l’emigrazione non è solo un fatto storico, ma un filo vitale che unisce passato e futuro, radici e orizzonti, identità e trasformazione. Siamo orgogliosi di accompagnare ancora una volta il percorso di un autore che da sedici volumi si fa narratore appassionato della nostra italianità diffusa. Un testimone discreto, ma instancabile, che ci ricorda quanto sia necessario custodire e raccontare.”La pagina di Presentazione al volume è firmata da Sonia Cancian, docente della McGill University di Montreal (Canada), insigne studiosa del fenomeno migratorio. Scrive, tra l’altro, la prof. Cancian: […] Oggi la narrazione, quell’antica pratica di raccontare storie attraverso immagini, suoni, segni e gesti, rimane in tutte le arti e la cultura. Tuttavia, non c’è dubbio, sta diventando più distante. Fortunatamente, ci sono delle resistenze a questa tendenza. Una di queste resistenze è lo straordinario lavoro dell’illustre giornalista e scrittore Goffredo Palmerini, un lavoro immerso in un’intensa attività di relazioni intrecciate, testimoniate momento per momento nelle nostre comunità dalla penisola all’estero.[…] Il lavoro appassionante di lunga data di Palmerini sulla cultura italiana oltre confine, e questo libro non fa eccezione, è un omaggio alla sua grande sensibilità, all’importanza della cultura, della memoria e del racconto come incontro solare all’oscurità che affligge i nostri universi. Nel suo libro, Palmerini non solo fa un appello alla cultura, si impegna in una resistenza che si aggancia alla promessa della cultura come veicolo essenziale per soccorrere l’umanità con una maggior empatia e sensibilità. Il libro di Goffredo Palmerini porta a considerare quanto la memoria appartenga all’oggi e ieri, e quanto sia fondamentale per il futuro.”

Nella sua Prefazione così tra l’altro annota Giovanna Di Lello, docente, fondatrice e direttrice artistica del John Fante Festival di Torricella Peligna, mai dimentica dei suoi natali a Hamilton, in Canada, in un grande paese dell’emigrazione italiana: […] In questo volume la nazione sulla quale Palmerini si concentra maggiormente è il Canada. Al lettore egli offre un’affascinante narrazione con il suo racconto di viaggio attraverso le comunità abruzzesi di Ottawa, Toronto, Hamilton e Montreal, dove si è recato nell’ottobre 2023 in occasione del 50° anniversario del Centro Abruzzese Canadese di Ottawa. […] Nella terra dove i nostri connazionali giungevano un tempo passando per Halifax, Palmerini pubblica un’importante serie di articoli, dieci puntate dedicate alla storia dell’emigrazione italiana. E lo fa sul Corriere Canadese, il più diffuso quotidiano nel Paese nordamericano, con il quale collabora da molti anni, raccogliendo la proposta avanzatagli dall’editore del giornale, Joe Volpe, già parlamentare e Ministro del Canada. […] Il sedicesimo libro di Goffredo Palmerini è in fondo un’opera sulla memoria. Merita dunque d’essere letto con attenzione, poiché mette insieme preziosi frammenti di vita e cultura del nostro tempo; e lo fa con la saggezza di chi sa quanto sia importante offrire uno sguardo privilegiato sul presente alle generazioni future”.

Goffredo Palmerini, nato a L’Aquila nel 1948, è giornalista e scrittore. È stato dirigente delle Ferrovie dello Stato nel settore commerciale dell’esercizio. Per quasi trent’anni amministratore della Città capoluogo d’Abruzzo, fino al 2007, è stato più volte assessore e Vice Sindaco dell’Aquila. Scrive su giornali e riviste in Italia e sulla stampa italiana all’estero. Suoi articoli sono ospitati su molte testate in Argentina, Australia, Belgio, Brasile, Canada, Cile, Danimarca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Lussemburgo, Messico, Perù, Repubblica Dominicana, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Sud Africa, Uruguay e Venezuela. È in redazione presso numerose testate giornalistiche in Italia e, come collaboratore e corrispondente, presso agenzie internazionali e la stampa italiana all’estero. Ha pubblicato i volumi Oltre confine (2007), Abruzzo Gran Riserva (2008), L’Aquila nel Mondo (2010), L’Altra Italia (2012), L’Italia dei sogni (2014), Le radici e le ali (2016), L’Italia nel cuore (2017), Grand Tour a volo d’Aquila (2018), Italia ante Covid (2020), Mario Daniele, il sogno americano (2021) – tradotto e pubblicato anche in USA -, Mosaico di Voci (2021), Il mondo che va (2022), Il mondo di Mario Fratti (2023), Mario Setta, testimonianze di libertà (2024), Ti racconto così (2024), Intrecci di memoria (2025). Numerosi i premi e riconoscimenti ricevuti per l’attività letteraria e giornalistica, sia in Italia che all’estero.

Articolo tratto dal quotidiano online noivastesi dell’amico Nicola D’Adamo

Il libro presente nelle librerie, è disponibile su tutte le agenzie di vendita online e ordinabile anche presso l’editore One Group.

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