
Sarà un commissario ad acta ad adottare ed approvare il piano regolatore generale. Lo ha deciso il consiglio comunale con i soli voti della maggioranza di centrodestra. I consiglieri di minoranza hanno abbandonato l’aula.
“Una decisione non semplice, ma inevitabile per garantire il corretto proseguimento dell’iter amministrativo del piu’ importante e non più prorogabile strumento urbanistico”, spiega la sindaca Emanuela De Nicolis, “purtroppo, la mancanza di trasparenza da parte di alcuni consiglieri di opposizione , che non hanno presentato nei tempi e nei modi previsti la dichiarazione sulla consistenza delle proprie proprietà e su quelle di parenti ed affini entro il quarto grado, ha rischiato di ingessare un passaggio fondamentale. È nostro dovere rispettare la legge e tutelare i cittadini da qualsiasi possibile anche solo potenziale, conflitto di interessi. Il ricorso al Commissario esterno rappresenta in questo caso un atto di responsabilità: significa mettere al primo posto la legalità, la trasparenza e l’interesse collettivo. Il percorso sul Prg continuerà quindi in modo lineare e chiaro, senza zone d’ombra. Ribadisco che il Comune continuerà a lavorare con serietà e determinazione per portare avanti gli obiettivi di sviluppo e pianificazione urbana, ma sempre nel rispetto delle regole e dei principi che devono guidare l’azione pubblica.”, conclude De Nicolis.
Parla invece di “poca trasparenza e condivisione delle scelte” il partito democratico.
“Non si comprendono le ragioni per le quali, in maniera frettolosa, questa amministrazione comunale e questa maggioranza abbiano intrapreso questa strada scellerata espropriando i consiglieri comunali del potere di decidere sul futuro della nostra città, avviando la procedura per la nomina di un Commissario ad acta”, affermano il segretario Antonio Boschetti e la consigliera comunale Michela Torricella, “è l’ennesima dimostrazione dell’incapacità amministrativa di pianificare il futuro del nostro comune e del nostro territorio”.
Torricella ha abbandonato l’aula insieme ad Emanuela Tascone e ai colleghi Nicola Argirò, Giancarlo Lippis, Alfonso Di Toro, Marika Bolognese e Fabio Travaglini.
“Restiamo perplessi riguardo alla poca trasparenza e condivisione delle scelte su un tema cruciale come il nuovo piano regolatore”, aggiunge Tascone, capogruppo del Pd, “è un grande errore non ascoltare su temi così complessi e importanti per la città. La comunità avrebbe bisogno di più verde, più spazi sociali, più servizi per giovani e fragili, di scelte di sostenibilità della mobilità e di semplificazione logistica. Forse ci si occupa troppo di pochi spazi di alcuni e poco di grandi temi collettivi. Noi avremmo potuto aiutare ad alzare il volo a questo piano che, invece, in queste condizioni naviga a vista. Ribadisco perciò la necessità di un cambio di rotta e di un ritorno al metodo della condivisione, dimostratosi vincente sulle mozioni approvate, per affrontare in modo costruttivo e nell’interesse generale i grandi temi urbanistici e sociali che attendono San Salvo”.
Anna Bontempo (Il Centro)