domenica, Ottobre 5

Prg a San Salvo, si alza il livello dello scontro politico

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“Il Commissario per il piano regolatore è una scelta grave: il consiglio comunale è stato espropriato del suo ruolo”. E’ caustico Fabio Travaglini nel commentare la decisione presa dalla maggioranza di chiedere alla Regione Abruzzo di nominare un commissario ad acta per l’approvazione dello strumento  urbanistico. 

“Parliamo del documento più importante per il futuro di San Salvo”, attacca il consigliere di opposizione, “con questa scelta, il consiglio comunale viene espropriato del suo ruolo, in un passaggio chiave per lo sviluppo del nostro territorio. Tutto è stato liquidato con poche righe burocratiche, tecniche e incomprensibili ai più. Ancora più grave è la motivazione riportata nella proposta: una presunta incertezza nelle autodichiarazioni dei consiglieri comunali rispetto alla trasparenza amministrativa, che alimenterebbe un rischio di conflitti di interesse. Se si dubita della correttezza delle autodichiarazioni, allora lo si dica con chiarezza. Altrimenti è solo un pretesto per eludere il dibattito e scaricare responsabilità politiche”.

E mentre Travaglini promette battaglia  (“analizzeremo, una per una, le dichiarazioni rese da tutti i consiglieri, di maggioranza e di minoranza”), la sindaca Emanuela De Nicolis rilancia e punta l’indice contro i rappresentanti della opposizione consiliare. 

“In consiglio comunale è stato chiarito che tutti i consiglieri di maggioranza hanno adempiuto agli obblighi di trasparenza, depositando nei termini le dichiarazioni patrimoniali e le ricostruzioni dei rapporti di parentela fino al quarto grado, come previsto dalla legge e come richiesto dagli uffici competenti”, spiega De Nicolis, “non esiste alcuna zona d’ombra, tant’è che le tavole sulla trasparenza sono pubbliche: le eventuali mancanze hanno riguardato esclusivamente alcuni esponenti della minoranza, che non hanno completato o integrato la documentazione prevista, nonostante i reiterati solleciti. Per quale ragione non hanno affatto prodotto o prodotto solo in maniera parziale la situazione fondiaria propria e dei propri familiari entro il quarto grado? Per mancanza di rispetto e del dovere di trasparenza verso i cittadini o perché avevano ben altro da tacere?

È un fatto grave che consiglieri comunali, cioè amministratori pubblici, non rispettino i propri doveri in materia di trasparenza e pubblicità, doveri che discendono da principi fondamentali del diritto amministrativo. E’ un comportamento che dimostra chiaramente l’intento di boicottare e paralizzare l’iter avviato per l’adozione del Prg. Chi abbandona l’aula e costruisce polemiche pretestuose non difende la democrazia: cerca solo di impedire che la città possa finalmente dotarsi di una pianificazione moderna e adeguata ai tempi”, conclude la sindaca.                 

Anna Bontempo (Il Centro)

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