sabato, Ottobre 18

Tiziana Magnacca: “Landini? Patriarca dei patriarchi”

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Ho conosciuto Landini personalmente e, al di là delle eventuali divergenze, ho apprezzato la persona, rispettando al contempo il suo ruolo di leader nazionale di un sindacato.
Ma come può essere caduto così in basso da non controllare il linguaggio con cui definisce una persona delle Istituzioni – la massima istituzione – una donna e in ogni caso una cittadina?
Come può essergli sfuggito un simile termine (cortigiana) in riferimento a Giorgia Meloni, il Presidente del Consiglio di tutti gli italiani?
Come può essere il livore così forte da lasciar fuori controllo i freni inibitori che pure dovrebbero essere ancora più vigili quanto più alte sono le responsabilità?
Questo episodio, come tutti quelli dello stesso genere, mi scoraggiano come amministratore locale, come avvocato e come donna.
Ma dove sono finite tutte le belle parole progressiste sulla parità di genere, la coniugazione al femminile dei ruoli?
Le risorse culturali ed economiche delle istituzioni spese per coltivare il rispetto del genere?
Il lavoro che le scuole portano avanti per promuovere la parità di genere e la cultura della emancipazione femminile?
Davanti all’ennesimo femmiciniio di ieri, abbiamo ancora chi rappresentando ruoli decisivi nelI’apparato democratico del nostro Paese, si abbandona alla libertà di promuovere una cultura retrograda e ignorante, questa di ispiratrice di violenza contro le donne.
E i grandi discorsi sulla cultura patriarcale? Dove sono finiti?
Tutto solo facciata.
Alla faccia del lavoro sull’empowerment femminile delle donne e soprattutto delle nostre figlie.
Bell’esempio!
Il presidente del Consiglio dei Ministri dimostra ogni giorno, con i fatti di un’intera esistenza, che il mondo è dalla parte di chi si impegna con determinazione, con preparazione,  con l’impegno serio, con tenacia e nella cultura del rispetto.
E come lei una infinità di lavoratrici, professioniste, mamme, mogli, studentesse, sindaci e amministratrici.
Non posso accettare, per il ruolo che ricopre, la mancanza di rispetto di Landini verso il Presidente del Consiglio: Giorgia, una donna, una mamma, una italiana.
Tiziana Magnacca
Assessore regionale 

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