sabato, Ottobre 25

“C’è tanto da lavorare sulla tutela delle persone fragili”

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“La tutela della persona fragile non può essere subordinata alla denuncia mediatica o all’intervento d’emergenza, ma deve costituire un principio cardine dell’amministrazione pubblica”. Romano Pesavento (in foto), presidente del Coordinamento nazionale docenti della disciplina dei diritti umani (CNDDU), interviene in merito all’episodio che ha visto protagonista un minore con disabilità costretto ad attendere il pulmino in un’area degradata, invasa da rifiuti e segni di incuria.

“Un fatto che, al di là della sua risoluzione tempestiva, richiama con forza l’urgenza di un cambiamento culturale e istituzionale”, afferma Pesavento, “la dignità non è negoziabile e la sua tutela è un obbligo costituzionale. L’articolo 3 della Costituzione e la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità impongono alle istituzioni e alla collettività di garantire pari opportunità e ambienti decorosi, affinché nessuno debba mai attendere assistenza o inclusione in condizioni indegne. Valutiamo positivamente l’immediata risposta degli organi preposti, ma non possiamo non evidenziare come il degrado urbano rifletta spesso un degrado civile. Le strade, le pensiline, le scuole rappresentano il primo laboratorio di cittadinanza: spazi che devono essere custoditi con responsabilità e rispetto. È indispensabile che le amministrazioni locali istituiscano protocolli permanenti di monitoraggio e manutenzione dei luoghi pubblici, in particolare di quelli frequentati da persone con disabilità. Al contempo, le scuole devono essere motore di educazione alla cura del bene comune e al rispetto della persona”, conclude.       

Anna Bontempo      

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