martedì, Ottobre 28

Vasto e il caso sulla pena alternativa. “Non sono il bombarolo”. Dal Comune ok ai lavori utili

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Il 5 giugno 2024 era stato condannato dal tribunale di Vasto a cinque anni e sei mesi di reclusione e 6mila euro di multa più il risarcimento alla parte lesa. La stessa pena era stata confermata il 7 dicembre 2024 dalla Corte d’Appello dell’Aquila. Antonio Sgrò, 66enne calabrese, ritenuto la persona che il 15 gennaio 2023 posizionò sotto l’auto di una professionista vastese una bomba incendiaria, ha già scontato metà della pena nel carcere vastese di Torre Sinello ma continua a professarsi innocente.

A pubblicare la notizia in esclusiva, stamane, a firma di Paola Calvano, è il quotidiano dell’Abruzzo Il Centro.

Il difensore dell’uomo, l’avvocato Raffaele Giacomucci, del foro di Vasto , dopo aver ottenuto il consenso del Comune  e la disponibilità ad ospitarlo di un centro di accoglienza di Casalbordino, ha chiesto per il 66enne la sostituzione della pena detentiva con un domicilio vigilato. ” Nel frattempo il mio cliente potrebbe svolgere lavori socialmente utili . Il Comune ha accolto questa richiesta “, ha sottolineato al centro  l’avvocato Giacomucci.

Il legale è fiducioso. “La sua condotto in carcere è stata esemplare”.

Il 28 ottobre prossimo è prevista in tribunale l’udienza nel corso della quale i giudici dovranno pronunciarsi sulla richiesta.

Come si ricorderà, scrive stamane la collega del Centro , “una perquisizione nei locali a disposizione di Sgrò nel 2023 aveva portato al rinvenimento e confisca di una carabina, di cartucce e di materiale simile a quello utilizzato per il confezionamento della bomba . Una dettagliata relazione venne trasmessa alla competente Direzione di Artiglieria. Dopo l’attentato gli investigatori avevano scavato nella vita privata della scampata vittima ( che si è costituita parte civile assistita dall’avvocato Rosario Di Giacomo) scoprendo che tempo prima era stata oggetto di molestie da parte di una persona ignota e che nello stesso periodo aveva rifiutato le avances di Antonio Sgrò. E su di lui gli investigatori hanno concentrato la loro attenzione. Eppure Srgò, come detto, ha sempre negato di essere autore dell’attentato. Ad inchiodarlo sono state le immagini di una telecamera che era stata sistemata dalla vittima nella sua auto” .

Tutti i dettagli sulla vicenda li trovate stamane sul Centro.

 

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