martedì, Ottobre 28

San Salvo, monta la protesta per l’abbattimento di 69 lecci

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Hanno i giorni contati i 69 lecci di via Madonna delle Grazie. Gli alberi, che hanno tra i 30 e i 50 anni, verranno abbattuti per procedere agli interventi di  “messa in sicurezza” di via Madonna delle Grazie, cioè  eliminazione delle barriere architettoniche,   sistemazione dei marciapiedi e adeguamento dei sottoservizi.

Gli interventi sono stati appaltati  alla ditta Gicaro eredi Cudemo srl di Sant’Arcangelo (Potenza) per un importo di circa 304mila euro.

L’ avvio dei lavori dovrebbe essere quindi imminente. Nonostante l’impegno dell’amministrazione comunale sia quello di ripiantare lo stesso numero di lecci abbattuti (nella determina si parla di essenze pirus), in tanti in città esprimono netta contrarietà,  trattandosi di alberi che hanno quasi mezzo secolo di vita e che con la loro presenza regalano ombra ed ossigeno ad una strada molto trafficata. 

Ma perché il Comune vuole abbatterli e non provare a percorrere soluzioni alternative come hanno chiesto a suo tempo gli attivisti di Sinistra civica ecologista? Le ragioni vengono esplicitate nella determina di aggiudicazione e sono essenzialmente due: i lecci rendono difficoltoso il transito dei pedoni e dei disabili; le chiome “vigorose ingombrano i balconi e oscurano le finestre con impedimento quasi totale alla loro fruizione” e ci si sarebbe anche “un rischio per la salute derivante dalla presenza di parassiti”.

Alcuni di questi problemi sarebbero facilmente risolvibili con una buona potatura – i residenti di via Madonna delle Grazie dicono che sono diversi anni che i lecci non vengono potati – e con un trattamento  antiparassitario. 

“Per non abbattere quei lecci venne istituito il senso unico”, ricorda l’ex sindaco Gabriele Marchese, secondo il quale vanno percorse tutte le strade possibili per evitare il taglio dei 69 lecci, che per l’agronomo Adriano Maci hanno la stessa funzione di “un boschetto di 2000 metri quadrati”. 

Nei mesi scorsi l’amministrazione comunale aveva ipotizzato la ripiantumazione dei lecci rimossi in altre zone della città, ma a quanto pare questa soluzione non risulterebbe praticabile. Nei mesi scorsi contro il taglio degli alberi era scesa in campo Sinistra civica ecologista di San Salvo secondo la quale “abbattere i lecci significherebbe privare la comunità di un patrimonio naturale indispensabile per la salute e il benessere”.       

Anna Bontempo (Il Centro)         

 

 

 

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