
Il 13 novembre si celebra la Giornata Mondiale della Gentilezza, un evento che invita ogni individuo a riflettere sull’importanza della gentilezza e a mettere in pratica piccoli gesti che possono avere un grande impatto. Questa giornata, nata in Giappone, rappresenta un’occasione per promuovere la cortesia, il rispetto e l’ascolto reciproco, valori fondamentali per la costruzione di una società più armoniosa.
Il Lion Club Vasto Host, in occasione della Giornata mondiale della Gentilezza, ha voluto donare un video “Educare alla Gentilezza” agli istituti scolastici cittadini e del circondario. “Educare alla gentilezza” è un tema molto caro ai Lions e il L.C. Vasto Host confida che questo piccolo contributo video possa essere pertinente alle tante iniziative che sicuramente le nostre scuole metteranno in atto. L’augurio è che i bambini più grandi e i ragazzi delle scuole secondarie, possano interessarsi sia al tema del video, sia all’attività di solidarietà svolta dai Lions in tutto il mondo.
Il video è stato realizzato dal team New voices con la collaborazione dei giovani Lions Leo e vuole essere un supporto per riflettere su come questo “soft power”, sottovalutato nella nostra società, possa essere un potente strumento per creare un impatto positivo nelle relazioni e attivare il meccanismo della reciprocità.
La gentilezza non è solo un gesto individuale, ma una forza collettiva che, se espressa, può diventare un ideale e una pratica dirompente.
La gentilezza si esprime attraverso azioni quotidiane e piccoli gesti, come ascoltare l’altro, essere pazienti e mostrare cura verso il prossimo. Vivere in modo gentile significa contribuire a creare un ambiente più felice e accogliente, dove ognuno può sentirsi rispettato e valorizzato.
Praticare la gentilezza può sembrare un gesto semplice, ma rappresenta una vera e propria rivoluzione nell’ordinarietà della vita quotidiana. In un’epoca in cui l’aggressività e l’indifferenza sembrano prevalere, la gentilezza offre un’alternativa potente e necessaria.
La gentilezza è contagiosa, misurabile, allenabile. E può diventare la leva per trasformare anche i contesti più affaticati. Non è più tempo di aspettare che “le cose migliorino da sole”.
È tempo di portare intenzionalmente un nuovo codice relazionale nella vita quotidiana delle nostre strutture. La gentilezza può essere il primo passo per ripartire davvero.
La gentilezza come competenza, non solo come valore, significa essere gentili con sé stessi, imparando a riconoscere i propri limiti e a chiedere aiuto. Significa essere gentili tra colleghi, costruendo uno spazio di lavoro in cui ci si sostiene, ci si incoraggia, si lavora insieme per il bene comune. Significa essere gentili con i residenti, non solo nel modo di rivolgersi a loro, ma nella capacità di ascoltare, rispettare i tempi, restituire dignità anche nei gesti più semplici. E infine, significa essere gentili con le famiglie, considerandole alleate e non solo osservatrici.
La gentilezza non è solo un balsamo per l’anima, è una leva potente di trasformazione neurobiologica. Le ricerche in neuroscienze affermano che esperienze di gentilezza e connessione attivano il sistema di rilassamento e favoriscono la produzione di ossitocina, serotonina e dopamina. Questo significa: meno ansia, più disponibilità alla relazione, maggiore apertura al cambiamento. Allenare questa competenza significa cambiare lo sguardo. Ogni volta che scelgo la gentilezza, sto scegliendo di costruire.
In questa ottica, il Presidente del L.C. Vasto Host, Michele Lalla, accompagnato dalla coordinatrice del Comitato Gentilezza, Concetta Delle Donne, e da una nutrita schiera di soci, si recherà alla Residenza per Anziani SAN PIO”, Via San Rocco 99 – 66054 Vasto (CH) -, a far visita ai ventidue ospiti portando loro un piccolo dono che scalda il cuore e….il corpo.
Il rispetto per gli anziani non è solo una questione di buone maniere, ma una necessità psicologica e sociale. Gli anziani rappresentano un legame vitale con il nostro passato, custodi di tradizioni, valori e conoscenze che rischiano di andare perdute se non vengono trasmesse alle generazioni future. Inoltre, il modo in cui trattiamo gli anziani riflette i nostri valori fondamentali come società e influenza direttamente il benessere psicologico di questa fascia di popolazione. La gentilezza e la tenerezza si manifestano attraverso piccoli gesti di affetto, comprensione e rispetto, che vanno al di là delle semplici mansioni quotidiane. È il tocco gentile di una mano, lo sguardo empatico, la parola rassicurante che fanno sentire l’anziano accolto e valorizzato. La gentilezza salverà il mondo.














