mercoledì, Dicembre 3

Vasto, lettera aperta di Antonio Borromeo al Ministro Salvini per la Tutela dei Diritti dell’Infanzia e della Famiglia

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Da Antonio Borromeo, presidente dell’Associazione Nazionale per la Tutela dei Diritti dell’Infanzia e della Famiglia, riceviamo e pubblichiamo:

Egregio Onorevole Salvini,
in qualità di Presidente dell’Associazione Nazionale per la Tutela dei Diritti dell’Infanzia e della Famiglia,

“Papi Gump” fino ad oggi ho scelto consapevolmente di non intervenire pubblicamente sul caso della famiglia di Palmoli, pur seguendone attentamente ogni sviluppo tramite organi di informazione, stampa e canali televisivi.

La notizia della Sua possibile visita personale presso la famiglia coinvolta mi induce tuttavia a formulare una riflessione e una domanda legittima: quale contributo concreto intenda portare in questa circostanza.?

Abbiamo avuto modo di incontrarci in più occasioni nel corso degli anni, considerato che da sedici anni mi occupo della tutela dei minori e del sostegno alle famiglie. Ricordo il nostro primo incontro negli studi Mediaset, durante una puntata di Mattino 5 condotta da Federica Panicucci, e successivamente la mia audizione presso il Parlamento Europeo, da Lei promossa, durante la quale affrontammo temi rilevanti quali la bigenitorialità e la tutela dell’infanzia. In tale sede Le consegnai una petizione contenente alcune proposte che ritengo tuttora indispensabili:

  • Istituzione di un tribunale specializzato per la famiglia, composto esclusivamente da magistrati togati, con adeguata formazione specifica anche per gli operatori coinvolti.
  • Ridefinizione del ruolo e dei poteri dei servizi sociali, istituendo nuclei di polizia specializzati e attribuendo agli assistenti sociali funzioni più circoscritte, prive di competenze giuridiche.
  • Rotazione trasparente dei consulenti tecnici d’ufficio (CTU), mediante la predisposizione di elenchi pubblici e facilmente accessibili.

In quell’occasione affrontammo inoltre il tema dei rilevanti interessi economici che ruotano intorno al sistema degli allontanamenti e delle comunità per minori, un settore che sviluppa un volume d’affari stimato in circa 2 miliardi di euro, cui si aggiunge un ulteriore miliardo derivante dalle consulenze psicologiche e psichiatriche connesse.

Desidero sottolineare che, prima ancora dei diritti civili, vanno tutelati i diritti umani fondamentali: il diritto di ogni bambino a mantenere rapporti affettivi, diretti e continuativi con i propri genitori. Attualmente oltre 32.000 minori vengono allontanati dalle proprie famiglie per presunta “inidoneità genitoriale”, spesso sulla base di valutazioni formulate da operatori con competenze ancora in formazione o su criteri psicologici di natura soggettiva. Si tratta di un fenomeno che richiede un intervento legislativo urgente e strutturale.

Per queste ragioni, Onorevole, mi permetto di evidenziare che la situazione attuale non necessita di visite simboliche o iniziative mediatiche, bensì di atti concreti. Lei oggi ricopre un ruolo di Governo e ha, nella Sua disponibilità, gli strumenti necessari per promuovere una riforma organica che ponga fine a criticità che da anni producono sofferenze e ingiustizie a danno di minori e famiglie.

La mia richiesta, rispettosa ma ferma, è la seguente:
si avvii quanto prima un percorso legislativo volto a superare l’attuale sistema e a garantire tutele reali, trasparenti e uniformi su tutto il territorio nazionale.

Confidando nella Sua sensibilità istituzionale e nella volontà di affrontare il problema in modo concreto e definitivo, porgo distinti saluti.

Antonio Borromeo
Presidente – Associazione Nazionale per la Tutela dei Diritti dell’Infanzia e della Famiglia
“Papi Gump”

   

 

 

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