La doppia faccia del 1° agosto, quando le città si svuotavano e le fabbriche chiudevano (per ferie)
A cominciare dal boom economico e fino a termine degli anni Ottanta, il 1° agosto era atteso con impazienza ma anche con timore.
Tra gli impazienti annoveriamo i lavoratori, i negozianti, i quadri e i dirigenti delle fabbriche che, dopo un anno di lavoro intenso, e per molti anche alienante, c’era finalmente la possibilità di rilassarsi e tornare nei luoghi d’origine per rivedere genitori anziani e parenti. Si creavano così dei veri e propri fiumi di traffico (fenomeno giornalisticamente denominato “esodo”) in particolare da nord a sud. Lungo questa direttrice si osservavano centinaia di migliaia di fiat 500, 600, 850 simboli del benessere raggiunto dagli operai i quali dal meridione avevano fornito forza lavoro alle fabbriche del nord che ormai ricevevano commesse da tutta l...