Tagliente scrive ad Anna Bosco: “Nessuna polemica ma l’assessore è incorsa su un equivoco”
Nel rendere nota la graduatoria d'un concorso l'Ente pubblico deve astenersi dal'indicare i nomi dei concorrenti risultati vincitori. L'ha dichiarato in sintesi l'assessore/ra Anna Bosco all'esito del concorso per l'assunzione di supervisori dei servizi sociali i cui vincitori non sono stati indicati con nome e cognome ma mediante un CI, cioè con un cosiddetto Codice Identificativo.
In pratica con una cifra che a dispetto del nome non consente nessuna identificazione. A motivo di questa tesi la bella assessora dai capelli biondi ha tenuto a spiegare che la decisione di ricorrere a questo sistema di riconoscimento dell' <uno nessuno e centomila> di pirandelliana memoria è dettato dalla normativa sulla cosiddetta privacy posta a tutela della sfera della riservatezza delle persona.
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