Va all’asta il Residence Rossetti, il complesso residenziale di proprietà della società immobiliare Litos, incompiuto e abbandonato da anni. Il giudice dell’esecuzione, Tommaso David ha disposto la vendita del terreno e del sovrastante complesso residenziale al prezzo di 5.513.638 euro. Oltre al residence vanno all’asta anche altri immobili di proprietà della Litos.
Le offerte di acquisto dovranno essere presentate improrogabilmente, con modalità telematica, entro le ore 12 del quarto giorno precedente a quello fissato per la gara (10 maggio 2024). Nell’avviso, reso pubblico in questi giorni, viene anche precisato che il fabbricato, ben visibile percorrendo la circonvallazione Istoniense, necessita di essere “sanato” : il futuro acquirente potrà ritirare il permesso a costruire previo pagamento di una sanzione pari a 427.349 euro dovuta per le irregolarità urbanistiche riscontrate dagli uffici tecnici comunali.
Il delegato alla vendita è l’avvocato Nicola Tariddi. Giunge quindi al capolinea l’annosa vicenda del Residence Rossetti che tra ricorsi, sequestri e dissequestri va avanti da almeno tre lustri e che lo scorso anno aveva riservato l’ennesimo colpo di scena quando il giudice dell’esecuzione, Tommaso David sospese le operazioni di vendita e con una ordinanza, notificata alle parti, dispose una nuova relazione di stima. La nuova perizia, chiarirono in quella occasione i legali della Litos, si rese necessaria poiché l’esperto stimatore nominato dal Tribunale aveva valutato in 400mila euro il valore del solo terreno in cui sorge il fabbricato e non anche quest’ultimo, invece dei circa dieci milioni effettivi stimati dalla proprietà. Per individuare il valore dell’intero complesso residenziale il giudice incaricò un nuovo perito, nella persona dell’architetto Massimo Ruzzi.
Il Residence Rossetti, che secondo il progetto sarebbe dovuto essere un complesso immobiliare “bio-tecnologico” con 60 appartamenti immersi nel verde, è finito al centro di una procedura esecutiva sospesa nel 2020, per la durata di due anni, per consentire accertamenti sui tassi applicati dalla banca sul mutuo stipulato in data 14 giugno 2007 dalla società Litos. Il cantiere, abbandonato da anni, è tornato periodicamente a far parlare di sé in seguito ad incursioni e raid vandalici che hanno reso necessario, in più di una occasione, ripristinare la recinzione, al fine di rendere più difficile l’accesso all’area. Nel corso di questi anni ci sono state anche diverse interrogazioni da parte delle minoranze.
Nel 2020, proprio in seguito ad una interrogazione presentata dai consiglieri di Fratelli d’Italia, il sindaco Francesco Menna dispose con una ordinanza la messa in sicurezza del cantiere.
Anna Bontempo (Il Centro)