Dal primo gennaio scorso i dipendente della Sabino Esplodenti non percepiscono più alcun emolumento. La cassa integrazione straordinaria è finita a dicembre.
Dopo l’ultima tragedia sono ancora bloccati gli emolumenti collegati alla riconversione dell’azienda.
A febbraio sono stati riaperti gli uffici della fabbrica. Le istituzioni sono sempre al lavoro per arrivare alla riconversione della polveriera.
” Faccio appello alle istituzioni “, dice Emilio Di Cola della Cgil ” e rivolgo un sollecito a Inps e ministero affinchè sblocchino questa situazione che sta creando angoscia a settanta famiglie . Da tre mesi i lavoratori sono senza soldi . E’ una situazione davvero triste”.
Le rsu hanno convocato per domani una riunione nel corso della quale si discuterà della situazione non facile che stanno vivendo i dipendenti della Esplodenti Sabino. Eppure un mese fa sembrava che la situazione fosse stata sbloccata .
L’8 febbraio a Roma si è tenuto un incontro tecnico al ministero della Difesa alla presenza della direttrice del settore Industria e difesa , Fiammetta Solomone, rappresentanti della Regione, Confindustria , sindacati e amministratori comunali di Casalbordino per gettare la basi della futura Esplodenti Sabino.
Paola Calvano